Cry Macho (Film, 2021)

Clint Eastwood (classe 1930, a 90 anni compiuti e ben portati) dirige, produce e interpreta Cry Macho-Ritorno a casa, adattamento per il cinema del romanzo omonimo di Richard Nash (1975), sceneggiato da Nick Schenk. Protagonista assoluto Clint Eastwood nei panni di Michael Mike Milo, un anziano cowboy, specialista in rodei e abile domatore di cavalli, incaricato dal suo capo (e vecchio amico di sempre) di recarsi in Messico a riprendere suo figlio, vittima di una madre violenta e inaffidabile. La pellicola è una sorta di romanzo di formazione, una storia on the road per strade bruciate dal sole, che vede i due protagonisti tentare di lasciare il Messico tra contrattempi, pericoli e imprevedibili vicissitudini.

Richard Nash aveva scritto questa storia negli anni Settanta, il cinema l’aveva sempre rifiutata e lui – testardo come pochi – ci aveva scritto un romanzo, tra l’altro ben accolto da critica e pubblico. Nash è morto senza veder realizzato il sogno di fare un film dalla sua sceneggiatura, anche se nel corso degli anni sono andati vicini a interpretare il ruolo di Mike attori come Burt Lancaster, Arnold Schwarzenegger (avrebbe potuto concretizzare l’idea, ma dovette rinunciare per motivi politici e personali), Pierce Brosnan, Roy Scheider, fino alla felice scelta del grande Clint Eastwood. Un film girato quasi completamente in Messico, ad Albuquerque, nella contea di Socorro, infine a Belen, fotografato benissimo da Ben Davis (scenografie bruciate dal sole, terra riarsa, immense distese desertiche), montato con ritmi da cinema d’autore da Joel e David Cox, dotato di una suggestiva colonna sonora, curata da Mark Mancina, che passa dal country alla musica cubana (lo stupendo bolero Sabor a mi).

Clint Eastwood regista è straordinario, passa dal piano sequenza ai campi e controcampi senza soluzione di continuità, inventa panoramiche, scene d’azione improvvise, inseguimenti in auto, tutto senza sbavature. Clint Eastwood attore è ineccepibile, anche se si può obiettare che a 90 anni suonati la parte del cowboy avventuriero è un po’ larga per le sue possibilità, ma lui se la cava bene come sempre, da grande interprete, convince persino i più scettici. Molto meglio il vecchio Clint del giovane Eduardo Minett, abbastanza esitante nei panni di Rafo, ragazzino da educare e riportare in Texas insieme al suo gallo da combattimento, per lui il massimo del macho. La storia ha diversi momenti improbabili, in alcuni frangenti persino incredibili e poco congruenti, ma la storia d’amore tra il vecchio cowboy e la locandiera messicana, entrambi vedovi, fa perdonare ogni stranezza e persino commuove.

Un grande Clint Eastwood, come sempre, anche in un piccolo film, che pare una lunga citazione di tutto il suo passato. Da vedere senza mezzi termini, soprattutto se siete cresciuti con questo texano dagli occhi di ghiaccio che secondo Sergio Leone aveva soltanto due espressioni (con il cappello e senza). In questo film non se lo toglie mai.

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Titolo Originale: Cry macho. Lingua originale: Inglese, Spagnolo. Paese di Produzione: USA, 2021. Durata: 104’. Genere: Drammatico, Western, Thriller. Soggetto: N. Richard Nash (romanzo omonimo del 1975). Sceneggiatura: N. Richard Nash, Nick Schenk. Fotografia: Ben Davis. Montaggio: Joel Cox, David Cox. Scenografia: Ronald R. Reiss. Effetti Speciali: Serkan Zelzele. Musiche: Mark Mancina. Costumi: Deborah Hopper. Produttori: Clint Eastwood, Jessica Meier, Tim Moore, Albert S. Ruddy. Produttore Esecutivo: David M. Bernstein. Case di Produzione: Warner Bros, Malpaso Productions, Ruddy Productions. Distribuzione (Italia): Warner Bros. Interpreti: Clint Eastwood (Michael Mike Milo – doppiato da Michele Kalamera, Eduardo Minett (Rafael Rafo Polk), Natalia Traven (Marta), Dwight Yoakam (Howard Polk), Fernanda Urrejola (Leta), Horacio Garcia-Rojas (Aurelio).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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