I rolezinhos dividono il Brasile
In questi giorni i mezzi di comunicazione e le forze politiche discutono animatamente dei “rolezinhos” che, tradotto liberamente dal portoghese, vorrebbe dire passeggiate, ma in pratica significa incontri di migliaia di giovani negli shopping center organizzati tramite internet. Per inquadrare meglio il fenomeno, occorre dare un rapido sguardo ai cambiamenti del modo di vivere in America Latina, specialmente in Brasile, a causa della mancanza di sicurezza.
La piaga della criminalità, e ancor più della micro criminalità, ha cambiato il modo di vivere delle persone. Gesti normali, come rispondere al telefono per strada, vengono sconsigliati perché il cellulare sarebbe un obiettivo facile. Rispondere a una telefonata in banca provocherebbe subito un invito da parte della sicurezza a smettere, perché potrebbe essere un mezzo per avvertire un complice fuori dalla banca per rapinare i clienti che hanno appena ritirato soldi. Dopo una certa ora della sera, lo stesso comune autorizza gli automobilisti a non fermarsi ai semafori. Ma il cambiamento più vistoso è la scomparsa quasi totale di strade dove passeggiare per guardare le vetrine o fare compere nei negozi. In quasi tutto il Sudamerica questo lo si può fare in giganteschi shopping center, dove ci sono negozi, cinema e ristoranti, spazi ampi dove si trova tutto e c’è sicurezza.
Ecco perché quando sono cominciati i “rolezinhos” a San Paolo, dopo un primo momento, si è scatenata una grande preoccupazione e attenzione dei mezzi d’informazione. Cosa significa e perché migliaia di giovani si danno appuntamento tramite internet negli shopping, dove corrono, cantano e spesso nella confusione ci sono furti? Nell’elegante shopping Metro Itaquera, la direzione ha ottenuto una sentenza della magistratura che impedisce l’ingresso di giovani soli o sospetti. La polizia militare ha usato anche pallottole di gomma per disperdere i 3.000 giovani convenuti. Altri shopping stanno facendo la stessa cosa.
Data la partecipazione a questo fenomeno principalmente di giovani di basso reddito o di afro brasiliani, si sono subito levate le proteste che accusano di razzismo le misure prese dagli shopping. Il giornale di San Paolo Folha parla dell’estensione dei “rolezinhos” ad altre città, indicandone anche la data. Gli osservatori si domandano se si tratta di un fenomeno passeggero dove le vecchie proteste di strada, per il caldo inusuale di questi giorni, si sono trasferite nell’aria condizionata degli Shopping, oppure se si tratta di giovani delle periferie, che non sono a rischio, ma che chiedono uguaglianza e attenzione in quei luoghi frequentati dalle classi ricche e medie e da giovani istruiti.
Come l’anno scorso con le manifestazioni di strada, anche in questo caso media e politici sono stati presi di sorpresa ancora una volta!
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