Italia delle Regioni
Per i comuni italiani dell’Anci, il Piano di Ripresa e Resilienza è un’occasione storica, attraverso il modello di collaborazione istituzionale tra governo ed enti territoriali, in particolare i comuni.
“Raccogliamo con favore la proposta del ministro Giovannini di un tavolo con i Comuni per chiarire i dubbi dei sindaci”. Queste le dichiarazioni del segretario generale dell’Associazione dei Comuni Italiani, Veronica Nicotra, intervenendo nel dibattito “Istruzioni e Piano di Ripresa e Resilienza” con il Ministro per le Infrastrutture e le Mobilità Sostenibili, Erico Giovannini, organizzato in Anci da Nuvolaverde con Metasociale e BFC Me in collaborazione con Compagnia di San Paolo, Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile e Weber Shandwick.
Come riportato da Angela Gallo sul sito dell’associazione dei Comuni Italiani, per il segretario generale dell’Anci “Il Pnrr rappresenta un’occasione storica non solo per le risorse che mette a disposizione ma anche per il cambio di mentalità che richiede orientato alla realizzazione di obiettivi e risultati precisi”.
In questo senso, secondo Nicotra, un esempio efficace da applicare anche ad altre misure del Piano nazionale è quello realizzato con il Pinqua: “Si tratta di modello di collaborazione avviato con Invitalia, nell’ambito dell’Accordo sottoscritto a novembre, di cui abbiamo avuto un ritorno molto positivo da parte del governo e del Mef. Cercheremo – ha concluso il segretario generale dell’Anci – di portare avanti questo modello che punta ad offrire strumenti operativi ai Comuni per realizzare gli affidamenti delle opere pubbliche, estendendolo anche ad altre misure attuative del Pnrr”. “Le diverse alternative tecnologiche – ha dichiarato il ministro Enrico Giovannini – possono creare confusione. Siamo disponibili fin da subito ad aprire un tavolo con l’Associazione di Comuni Italiani per chiarire i dubbi dei Sindaci.”
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al termine del confronto che la Conferenza delle Regioni ha avuto l’11 maggio con il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia ha dichiarato: “Grazie al Ministro Garavaglia, perché riuscire a fare sistema rispetto alle bellezze e alle necessità dei nostri territori, con le loro diversità rappresenta un valore aggiunto per un sistema nazionale che possiamo presentare al mondo, valorizzando le opportunità per lo sviluppo delle imprese, del lavoro e del turismo. L’opera che stiamo facendo con il ministero è fondamentale per una regia dove ogni attore mantiene il suo protagonismo ma contribuisce alla crescita del modello Italia nel contesto internazionale”.
“Con il Ministero del Turismo – ha spiegato ancora Fedriga – siamo riusciti a trovare una collaborazione molto forte perché le scelte vengono prese dopo un percorso condiviso e quando i percorsi sono condivisi sono anche più veloci nell’attuazione e sono anche spesso più efficaci perché ognuno con le rispettive competenze e sensibilità riesce a mettere in campo misure specifiche e anche molto efficaci”. L’incontro ha consentito uno scambio di idee sulle priorità per l’utilizzo del Fondo Unico Nazionale per il Turismo, dopo l’illustrazione da parte dell’Assessore della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario (coordinatore della commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni). Un fondo che per la parte corrente prevede 120 milioni per il 2022 e 2023, 40 milioni per il 2024 e in conto capitale: 50 milioni per il 2022, 100 milioni per il 2023, 50 milioni per il 2024 e 2025.
“All’interno della Commissione politiche turistiche – ha sottolineato Daniele D’Amario – c’è sempre stata ampia condivisione con il Ministro Garavaglia. Oggi abbiamo sollevato qualche perplessità su alcuni aspetti del Fondo Unico per il Turismo, ma sicuramente c’è molta soddisfazione per l’istituzione del Fondo, era da tempo che lo attendevamo. Ci siamo confrontati su alcuni aspetti più che altro tecnici e abbiamo fatto qualche proposta come commissione, tutto però procede bene”.
“D’accordo con la Conferenza delle Regioni e con le Regioni che sono molto attive, si sta lavorando sul cosiddetto ‘turismo lento’, il turismo dei borghi, il turismo della nostra bella Italia, ancora poco conosciuta” ha dichiarato Garavaglia al termine del confronto. “Abbiamo progetti specifici – ha aggiunto il ministro – che vogliamo portare avanti insieme: dai treni storici, alla camperistica, al cicloturismo. C’è tanto da fare, però c’è tanto entusiasmo”. Rispetto poi alle previsioni per il settore turistico del nostro paese, il ministro Massimo Garavaglia ha detto che “I numeri sono molto positivi, c’è in particolare da parte degli americani grande voglia di tornare in Italia. Ero la settimana scorsa a New York, ho parlato con i tour operator americani e sono entusiasti di tornare in forza nel nostro Paese”, ha concluso.
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