Il declino di Berlusconi
Silvio Berlusconi ha preso una posizione di punta sulla guerra in Ucraina: l’Europa deve convincere Kiev ad accettare le richieste di Putin. Cioè cedere, senza combattere, fette del proprio territorio e accettare una neutralità disarmata.
Cosa ha agito sulla mente dell’anziano politico? Declino mentale, disperato bisogno di restare al centro della destra, o più semplicemente il riflesso della vecchia complice amicizia con il despota di Mosca?
Che tristezza! Dove è finito lo “statista”, europeo, atlantico, filoamericano, che garantiva l’aggancio dell’Italia ai valori occidentali? A fare il servo sciocco di Putin?
Ma al di là del declino mentale di un uomo, quello che spaventa è la deriva a cui la destra, se vincesse il prossimo anno, potrebbe imprimere alla nostra politica estera, deriva che ci porterebbe fuori del nostro mondo naturale e dei nostri veri interessi.
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