Premio LUX 2022 a “Quo vadis, Aida?”

Il film bosniaco “Quo Vadis, Aida?” ha vinto il LUX Audience Award 2022 battendo “Flee” e “Great Freedom”. I cittadini europei e i membri del Parlamento europeo hanno scelto il vincitore che è stato annunciato durante una cerimonia in Parlamento. Dal 2007, il Parlamento Europeo si impegna a sostenere e incentivare la distribuzione dei film fornendo, ai film finalisti, i sottotitoli nelle 24 lingue dell’Unione europea, con lo scopo dichiarato di garantire la libertà di espressione sia nel cinema, per i registi, sia per gli autori. Partendo dal Premio Lux, l’attuale Premio del pubblico per il cinema europeo LUX è stato introdotto nel 2020 ed è presentato ogni anno dal Parlamento europeo e dalla European Film Academy, in partenariato con la Commissione europea ed Europa Cinemas. Il presidente onorario che presiede la giuria LUX 2022 è Mike Downey, presidente della European Film Academy.

Durante la cerimonia di premiazione tenutasi a Strasburgo, la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha conferito alla regista bosniaca Jasmila Žbanić, il primo premio LUX 2022 del pubblico europeo, per il film “Quo vadis, Aida?”. Il film vincitore è stato scelto sommando il voto del pubblico con quello dei deputati (con un peso del 50% per ciascun gruppo). Il pubblico ha potuto votare fino al 25 maggio, mentre i deputati fino al 7 giugno.

Quo Vadis, Aida? è stato prodotto da 9 Paesi Europei tra cui: Bosnia-Erzegovina, Austria, Paesi Bassi, Francia, Polonia, Norvegia, Germania, Romania e Turchia. Il copione si concentra sul personaggio principale, una interprete delle Nazioni Unite che cerca di salvare la sua famiglia quando l’esercito serbo prende il controllo della cittadina di Srebrenica nel 1995. Il regista bosniaco (il cui primo lungometraggio Grbavica ha vinto l’Orso d’oro a Berlino nel 2006) è anche autore della sceneggiatura. Insieme ad Aida altre centinaia di famiglie sono in cerca di rifugio all’interno del campo dell’ONU; ma la pressione dei serbi inizia ad intensificarsi e lei deve trovare il modo per salvare sé stessa e la propria famiglia dal massacro imminente. Gli altri film finalisti erano “Flee”, del regista danese Jonas Poher Rasmussen e “Great Freedom” del regista austriaco Sebastian Meise.

La Presidente Roberta Metsola ha dichiarato: “Questo film è un forte appello alla giustizia per le donne e le madri di Srebrenica che hanno assistito all’atroce uccisione di oltre 8.000 persone care. Queste orrende atrocità e questo crimine contro l’umanità non devono mai essere dimenticati. Il Parlamento europeo è a favore della libertà di espressione: nel cinema, per i registi, i narratori e gli autori. Il Premio del pubblico LUX getta un ponte tra il nostro lavoro politico e il lavoro creativo dei registi in Europa. I film LUX riecheggiano attraverso l’arte il sentimento della lotta per i diritti civili, i diritti umani, la giustizia, la democrazia e la libertà.

Nel ricevere il premio, la regista Jasmila Žbanić ha dichiarato “Quando stavo preparando un film sul genocidio di Srebrenica, pensavo che la guerra in Bosnia, in Croazia, nella nostra regione fosse l’ultima in Europa. Sono rimasto così scioccata nell’apprendere che noi, europei, abbiamo permesso la guerra in Ucraina. Vi esorto a trovare un modo per fermare la guerra in Ucraina. Mi sono ispirata alle donne di Srebrenica, come Munira. Hanno organizzazioni che stanno cambiando la società bosniaca. Sono donne che hanno perso i loro figli, i loro mariti e i membri delle loro famiglie… ma stanno ancora lottando per la verità, lottando per la riconciliazione nella nostra zona, chiedono la pace e non diffondono mai parole di odio. Sono rimasta molto scioccata dalle notizie sulla guerra. Ha suscitato molta tristezza in Bosnia, le persone sono davvero traumatizzate dal ritorno della guerra in Europa. Vengono utilizzate le stesse giustificazioni. Ci sono molte bugie, molte false giustificazioni. uello che ho imparato dalle reazioni è che le persone vogliono vedere questi film. Per fortuna viviamo in Europa dove esistono fondi che sostengono questo tipo di film… attraverso l’arte e attraverso i film possiamo raccontare storie difficili che forse non ci porteranno i popcorn sabato sera, ma ci daranno altri valori”.

La sopravvissuta al massacro di Srebrenica e Presidente dell’associazione Mothers of Srebrenica, Munira Subašić, ha richiesto un intervento repentino al fine di fermare la Guerra in Ucraina per far sì che terminino le sofferenze e il dolore delle madri ucraine: “In Ucraina le madri piangono, cercando le ossa dei loro figli. Vi prego quindi di fermare la guerra in Ucraina, in modo che il minor numero possibile di madri nel mondo soffra”.

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