La casa dei libri (Film, 2017)

Premio Goya 2018 più che meritato per Isabel Coixet che sceneggia e dirige il romanzo The Bookshop, scritto da Penelope Fitzgerlad nel 1978. Isabel Coixet è regista di scuola almodovariana che in questa pellicola mostra suggestioni bergmaniane, ben evidenziate nei dialoghi sulla spiaggia, tra campi e controcampi teatrali dei protagonisti, dialoghi ispirati e campestri paesaggi inglesi. Visto in Italia grazie a Rai Movie, che gode di una programmazione di grande qualità diretta da Alberto Farina, a partire da una riscoperta (in prima serata) delle comiche interpretate da Stan Laurel e Oliver Hardy.

In breve, la trama. Florence Green (Mortimer) è una giovane vedova che decide di aprire una libreria ad Hardborough, piccolo centro del Suffolk. Il tanto agognato locale prende vita nelle stanze di Old House, la vecchia casa abbandonata dove la donna viveva con il marito prima della guerra; la libreria riscuote subito successo, viene incoraggiato dal ricco Mister Brundish (Nighy) che ama più i libri delle persone, infine dispone di una giovanissima aiutante come Christine (Kneafsey/McGill). Purtroppo, il paese è piccolo e un’influente aristocratica come Violet Gamart (Clarcson) vorrebbe aprire un centro culturale nello stesso luogo, per questo muove tutte le pedine possibili per far chiudere la libreria. Non basta l’aiuto di Mister Brundish – che prova un amore senile per la giovane libraia, un affetto quasi paterno – anche perché muore per attacco di cuore dopo una furibonda lite con la Gamart. Florence abbandona la casa e il paese, ma la piccola aiutante è protagonista di un finale a sorpresa che rovina i piani della ricca possidente.

Il film si sviluppa con l’accompagnamento di una voce fuori campo che pare un narratore onnisciente, solo nelle ultime sequenze ci rendiamo conto che è Christine, adulta e diventata libraia, a raccontare gli eventi. Ottima l’ambientazione fotografica in un’Inghilterra tra campagna e mare (dove ogni giorno sembrano alternarsi le quattro stagioni) di fine anni Cinquanta, con buona colonna sonora e cura nella ricerca dei libri di moda nel periodo storico. Sono i tempi in cui fa furore Ray Bradbury (Fharenheit 451) e scoppia il successo scandalo di Lolita di Nabokov, titoli che la libraia di provincia espone a dovere in vetrina. Sceneggiatura che non fa una grinza, dal taglio sentimentale e decadente, quasi crepuscolare, per una storia piccola che si lascia guardare con magico trasporto. Tecnica di regia sopraffina, tra soggettive sul mare, dialoghi inquadrati tra campi e controcampi, con sottofondo di panorama marino e suggestive distese di campagna inglese. Interni ben ricostruiti, così come sono gustosi i costumi d’epoca e le abitudini anglosassoni (il tè delle cinque, i ricevimenti mondani).

Un piccolo film, interpretato da ispirati attori, che racconta benissimo una storia che presenta lo spessore di un racconto romantico e il tono di un romanzo ottocentesco. Da vedere su RaiPlay, se ve lo siete perso.

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Titolo Originale: The Bookshop. Lingua Originale: Inglese. Paesi di Produzione: Spagna, Regno Unito, Germania. Anno di Produzione: 2017.  Durata: 112’. Genere: Drammatico. Regia: Isabel Coixet. Soggetto: Penelope Fitzgerald (romanzo). Sceneggiatura: Isabel Coixet. Fotografia: Jean-Claude Larrieu. Montaggio: Bernat Aragones. Musiche: Alfonso Vilallonga. Case di Produzione: Diagonal Televisió, A Contracorriente Films, Zephyr Films, One Two Films. Distribuzione Italia: Bim Distribuzione, Movies Inspired. Interpreti: Emily Mortimer (Florence Green), Bill Nighy (Edmund Brundish), Patricia Clarkson (Violet Gamart), Honor Kneafsey (Christine bambina), James Lance (Milo North), Harvey Bennett (Wally), Michael Fitzgerald (sig. Raven), Jorge Suquet (sig. Thornton), Hunter Tremayne (sig. Keble), James Murphy (Lionel Fitzhugh), Frances Barber (Jessie), Gary Piquer (sig. Gill), Lucy Tillett (sig.ra Gipping), Reg Wilson (generale Gamart), Freancesca McGill (Christine adulta), Lana O’Kell (Ivy Welford), Nigel O’Neill (sig. Deben), Toby Gibson (Peter Gipping), Charlotte Vega (Kattie), Mary O’Driscoll (sig.ra Keble), Karen Ardiff (sig.ra Deben), Barry Barnes (isp. Sheppard), Richard Felix (William), Nick Devlin (Harold).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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