L’altra America
Avevo scritto, dopo la sentenza della Corte Suprema circa l’aborto, che ci sono veramente due Americhe: quella bigotta e conservatrice e quella progressista e liberale. Il New York Times titola allo stesso modo un lungo articolo che esamina puntigliosamente tutti i temi in cui una Corte composta da giudici scelti da Trump sta riportando di cinquant’anni indietro l’agenda civile degli Stati Uniti: proibizione di interdire certe armi da fuoco, interdizione al Governo di regolare le emissioni inquinanti: tutto il contrario di quello che buona parte dell’opinione pubblica e il semplice senso comune richiedono.
Si tratta di decisioni gravi: prendiamo quella sulle armi da fuoco, ogni giorno contraddetta dalle sparatorie che si moltiplicano, come la più recente, quella di Chicago, eseguite con armi da guerra. Per fortuna c’è un’altra America: quella degli Stati come New York, la California, l’Illinois, e altri retti dai Democratici, che si sono affrettati a introdurre nelle rispettive Costituzioni norme che regolano sia il porto d’armi che il controllo delle emissioni, o che rendono l’aborto costituzionale.
Come scrive il NYT, la divisione è ormai netta tra Stati “blue” (cioè democratici) e Stati “red” (cioè repubblicani) e, più in generale, tra Nord e Sud. E il quotidiano osserva, con ragione, che la controversia riporta a quella sull’abolizione della schiavitù (che provocò la guerra civile) e, più vicino a noi, la lotta per i diritti civili degli anni Sessanta.
Resta da vedere come questo conflitto ormai aperto si rifletterà nelle elezioni legislative di novembre, dalle quali è possibile che esca un Congresso spostato a destra rispetto all’attuale.
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