Italia delle Regioni

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa fra le rispettive organizzazioni che mira a realizzare un canale organico e aggiornato di comunicazione, informazione e formazione per garantire concretamente alle imprese di conoscere i bandi e gli avvisi, nonché i progetti finanziati ai Comuni e alle Città metropolitane.

“I Comuni – ha commentato Antonio Decaro – sono da anni gli enti pubblici con la più grande capacità di investimento. Anche per questo il PNRR si affida molto a loro e ha selezionato progetti per almeno 40 miliardi di euro da realizzare entro il 2026 proprio a opera dei Comuni e delle Città metropolitane”.
“Ora – ha aggiunto il presidente dell’Anci – dopo l’assegnazione delle risorse si deve passare urgentemente alla fase di attuazione del Piano. Per questo abbiamo pensato che fosse necessario stringere un accordo di collaborazione con Confindustria, con la quale condividiamo l’approccio sempre concreto e fattivo ai problemi: le imprese e i Comuni devono scambiarsi informazioni e conoscenze per rendere il più veloce ed efficiente possibile la fase realizzativa dei progetti sul territorio. Il PNRR – ha concluso Decaro – è una opportunità irripetibile per rendere l’Italia un paese più giusto e più moderno. Sappiamo che ci sono criticità legate alla crisi economica e al rincaro delle materie prime: noi siamo convinti ogni problema possa essere superato e a maggior ragione per i Comuni saranno importanti il confronto permanente e la collaborazione con il mondo delle imprese”.

Sulla Transizione energetica in gioco una partita decisiva in cui i piccoli Comuni avranno un ruolo determinante.  “In questi mesi si gioca una partita decisiva sul fronte energia: da un lato, il contenimento dei costi per Comuni, imprese e cittadini, dall’altro la necessità di una distribuzione diffusa e più equa anche come misura di contrasto a dinamiche di spopolamento. In questa direzione i piccoli comuni, governando il 70% della superficie e più della metà della popolazione, possono fare molto per la transizione energetica in quanto sedi di bacini d’acqua e di spazi verdi e destinatari di molte misure, anche tramite PNRR e programmazione europea”. Lo ha detto il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella, intervenendo alla Sala Stampa di Montecitorio durante il convegno “Comunità energetiche: un sogno fuori dal Comune?”.

“La necessità di risparmiare energia e utilizzare fonti alternative – ha spiegato Pella – è ormai una priorità assoluta e irrinunciabile a livello globale. Ed è proprio con questo obiettivo che si stanno diffondendo anche in Italia le Comunità energetiche: associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni e piccole e medie imprese, che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con benefici ambientali, economici e sociali”.

Citando i dati energetici di Legambiente sui Comuni italiani, il vicepresidente vicario dell’Anci ha sottolineato che “sono 40 i Comuni 100% rinnovabili e 3.493 quelli 100% elettrici. Numeri importanti, che raccontano un potenziale di autoconsumo che potrebbe trasformare il nostro sistema energetico proprio a partire da queste realtà”.

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