Futuro tech per l’auto

L’innovazione non risparmia nemmeno il settore automobilistico. Sono tante le novità tecnologiche che presto potrebbero fare la loro apparizione all’interno dell’abitacolo, migliorando l’esperienza di guida. Alcuni segnali di questo trend si sono visti all’ultima edizione del CES, la più grande fiera internazionale di tecnologia ed elettronica di consumo, in occasione della quale Google ha annunciato l’avvio di un’inedita partnership con Nvidia e alcune aziende del settore (Audi, General Motors, Honda e Hyundai) per portare il sistema operativo Android sulle vetture del futuro.

Come anticipato in quel di Las Vegas, il neonato gruppo si chiama “Open Automotive Alliance” e il suo primo passo concreto è atteso per la fine del 2014, quando verrà presentato il primo modello di auto integrata con sistema d’infotainment Android. Informazione e intrattenimento a portata di click è proprio il caso di dire: sì perché in futuro sarà possibile fra le altre cose ascoltare brani musicali in streaming, attivare applicazioni mobili, consultare mappe, ma anche avere aggiornamenti in tempo reale su traffico e condizioni meteo, senza staccare le mani dal volante. Si tratta di un accordo storico, che avrà un forte impatto sull’industria automobilistica nel medio-lungo termine. Basti pensare che Android vanta il primato di essere il sistema operativo più diffuso al mondo, con oltre un miliardo di dispositivi sui quali esso risulta pre-installato.

Non si tratta, però, della prima volta che l’azienda di Mountain View si dedica al comparto auto. Qualche anno fa Google ha presentato al pubblico un prototipo di auto driverless, capace di guidarsi da sola, senza l’ausilio di un conducente in carne ed ossa, grazie ad un sofisticato software d’intelligenza artificiale (qualcosa di simile è stato presentato all’ultimo CES dall’azienda francese Induct). È stato l’inizio di una rivoluzione, che da allora non si è mai fermata e che in futuro andrà a inglobare altri device – come per esempio i Google Glass – per rendere le vetture sempre più connesse. A partire dal 2015 gli automobilisti che si metteranno  alla guida di una Hyundai Genesis con indosso un paio di Google Glass potranno, per esempio, mettere in moto l’auto a distanza o, ancora, comandare l’apertura/chiusura delle porte e dei finestrini. Con gli occhiali di realtà aumentata di Google basterà, inoltre, un semplice battito di ciglia per conoscere eventuali problemi alla circolazione stradale e ricevere messaggi di testo.

Anche Apple sta da tempo lavorando a un progetto simile a quello di Google, che manco a dirlo si chiama “iOS in the car”. In questo caso le case automobilistiche coinvolte sono nomi del calibro di Mercedes, Opel, Nissan, Chevrolet, Infiniti, Volvo, Jaguar, Ferrari, Kia, Bmw, Honda e Hyundai (queste ultime – a dire il vero – presenti anche nell’alleanza targata Google). Analogamente a “Open Automotive Alliance”, l’idea di fondo è di poter accedere a Siri, chiamate, mappe, controlli musicali e molto altro ancora tramite il display del proprio iPhone. Le potenzialità di successo sono molte: gli analisti stimano che l’industria dell’infotainment applicata al mercato auto, con le relative applicazioni che ne derivano, vedrà crescere il volume di affari ad una velocità di circa un miliardo di euro all’anno.

Fra le tecnologie di più recente apparizione c’è, infine, l’Urban Intelligent Assist, implementato sui modelli Audi, che, utilizzando la connessione wireless e interpretando una grande mole di dati (correnti e storici), è in grado di segnalare al conducente quando un determinato parcheggio è libero o si libererà.

©Futuro Europa®

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