‘O paese d’ ‘o sole
Questa campagna elettorale mi confonde. Una volta pensavo che cambiare opinione fosse sintomo di intelligenza e riflessione oppure di eventi straordinari. Per esempio, se io ti odio anche senza conoscerti e penso tu sia un cretino, appena ti conosco continuo a pensare tu sia un cretino ma non ti odio più.
In questo caso, se analizziamo, troviamo l’evento straordinario (l’intelligenza non pervenuta) e cioè le elezioni. E quindi gente che si è presa a pesci fetenti per anni adesso diventa amichetta amichetta. Ecco allora le premesse del disastro prossimo venturo. Mettiamo che vinca Tizio. Tizio ha litigato a morte sempre e su tutto con Caio. E succederà di nuovo quanto visto fino ad ora, ci sarà l’opposizione nella maggioranza e quindi un governicolo che durerà quanto un panettone a casa mia e che vedrà fare gli straordinari al povero Sergio.
Comunque, gli attori di questo teatro sono davvero di poca qualità. Carisma zero, usano i social come fosse la Bibbia, dicono sempre le stesse cose. Quello che mi fa molto sorridere sono le giovani donne mandate per fare quota e che pappagallano le stesse frasette. Poi mi appassionano le campagne di partigiani dell’ultima ora: fiamma sì fiamma no come fosse fondamentale per la democrazia italica. In sostanza, quello che non vedo è il focus sui problemi; non vedo davvero programmi non solo seri ma soprattutto attuabili.
Tutti, dico tutti, parlano del cambiamento climatico ma nessuno ha davvero elaborato un piano energetico; nessuno si è presa la briga di almeno sbirciare cosa stanno facendo altri Paesi per provare a contrastare quello che ormai sembra l’inevitabile; avesse letto qualcosa, per esempio, per aiutare chi volesse installare un sistema di produzione di acqua calda con pannelli solari; gli incentivi del passato avevano bisogno di lauree in ingegneria quantistica e di una sfilza di esperti. Ma qualcosa si muove, le persone intelligenti si sono rotte le scatole e si organizzano tra di loro in piccole comunità energetiche.
Dove non arriva la pochezza del politico arriva l’acume della gente normale stanca di tutta questa inefficienza. Un insieme di persone o enti che condividono lo sfruttamento di una stessa fonte di energia rinnovabile. Associazioni di quartiere, aziende e singole famiglie che scelgono la via della produzione di energia dal sole e la condividono all’interno dello stesso territorio. In questo modo riducono la dipendenza dalla rete elettrica e dalle fluttuazioni del mercato internazionale dell’energia. Il tutto sfruttando una fonte gratuita e infinita: il sole.
E noi, lo sanno tutti, siamo ‘O paese d’ ‘o sole.
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