Italia delle Regioni
Si è riunita recentemente nella sede del Palazzo Regionale, ad Aosta, la Commissione Affari istituzionali e generali – Commissione Politiche della montagna, istituita in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, coordinata e presieduta dall’Assessore all’istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, Luciano Caveri.
La Commissione rappresenta la sede ufficiale per la definizione delle comuni linee istituzionali interregionali nel corso degli ultimi mesi è stata chiamata a esprimersi su diversi fronti, tra i quali l’approvazione, da parte del Governo, del disegno di legge delega di riordino delle misure a sostegno dello sviluppo delle zone montane, il cui iter parlamentare è stato interrotto a causa della fine anticipata della legislatura.
L’incontro è stato un momento di riflessione in presenza che testimonia l’attenzione sempre viva del sistema delle Regioni nel suo complesso nei confronti della montagna ed è stato fortemente voluto dall’Assessore Caveri per continuare il lavoro svolto finora e procedere nello sviluppo di strategie di lungo periodo, anche in un’ottica di inserimento forte del ruolo delle Regioni nel nuovo quadro parlamentare appena delineatosi. Hanno partecipato all’incontro, oltre al Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, i Presidenti e gli Assessori, con delega alla politica della montagna di gran parte delle Regioni italiane.
“La risposta delle Regioni all’invito della Valle d’Aosta – ha sottolinea l’Assessore Caveri – è stata più che positiva e il dibattito scaturito è la dimostrazione dell’interesse forte di tutti di lavorare per preservare e valorizzare i territori montani, che sempre di più, stanno subendo i gravi effetti dello spopolamento, della mancanza di servizi e dei cambiamenti climatici.
La riduzione drastica dei parlamentari con il ridisegno dei collegi e delle circoscrizioni elettorali, sottolinea inoltre Caveri, avrà, come una delle conseguenze nefaste per la democrazia, un venir meno importante di eletti rappresentativi delle zone di montagna. Il Parlamento italiano diventerà ancora più “cittadino” e di pianura e le voci delle aree considerate purtroppo più marginali si faranno più flebili”.
Secondo l’Assessore Caveri “la commissione Politiche della montagna che ho l’onore di coordinare, dovrà pertanto lavorare per costruire una rete solida tra le Regioni al fine di procedere nello sviluppo di strategie di lungo periodo e all’approvazione di un quadro omogeneo di interventi normativi finalizzati ad incentivare le politiche di sviluppo delle aree montane al fine di ridurre le condizioni di svantaggio di questi territori”.
“Dalla tavola rotonda organizzata dall’Assessore Caveri – ha evidenziato il presidente della Regione Lavevaz – è emersa la necessità di rafforzare il confronto tra le Regioni sul tema della montagna per fare massa critica: soltanto insieme, nel rispetto delle specificità di ogni realtà, possiamo chiedere una politica che tenga conto delle esigenze e delle problematiche di territori particolari come i nostri. I temi sono tanti: c’è un disegno di legge che ha iniziato il proprio iter nella precedente legislatura e ora deve proseguire nella nuova, ci sono le risposte ai cambiamenti climatici, i costi dei servizi, il contrasto allo spopolamento. Oggi abbiamo avuto la possibilità di confrontarci finalmente in presenza, condividendo energie che ci consentiranno di proseguire il percorso con più slancio”.
Per l’Associazione dei Comuni Italiani Anci il presidente Antonio Decaro: “Grazie a Draghi e ai ministri. Auspichiamo stessa collaborazione dal prossimo governo. Grazie per quello che avete fatto, per l’impegno, per l’efficacia dell’azione portata avanti e per lo spirito di collaborazione e la capacità di ascolto che avete sempre prestato nei confronti delle esigenze e delle proposte dei Comuni italiani. Come sindaci possiamo solo auspicare che il prossimo governo sappia mantenere lo stesso standard di collaborazione che abbiamo potuto sperimentare in questi mesi”.
Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, si è rivolto al presidente del consiglio Mario Draghi, ai ministri e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel corso dell’ultima riunione della cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e Resilienza.
“Più che le parole – ha aggiunto Decaro – per trarre un bilancio del lavoro svolto fin qui contano i numeri. Ebbene, dei 40 miliardi di euro destinati dal Pnrr a investimenti dei Comuni, 37 sono già assegnati alle nostre amministrazioni. Questo significa che abbiamo lavorato bene insieme, e che alcune procedure sono state semplificate come noi dell’Anci avevamo chiesto fin dal primo giorno. Altrettanto importante per noi è poter contare sul supporto delle società pubbliche come Invitalia, Cdp e Consip”.
“Ora bisogna dare attuazione a tanti progetti, che corrispondono a concreti miglioramenti delle nostre città. Solo per fare pochi esempi: grazie alle risorse del PNRR abbiamo alla nostra portata l’obiettivo di tremila autobus elettrici in più, di 264mila posti in più negli asili nido, di 16.500 alloggi popolari riqualificati, di 1300 interventi in ambito socioculturale per restituire attrattività ai piccoli comuni italiani, nella speranza che questo li aiuti a ripopolarsi”.
Infine, il presidente dell’Anci ha commentato positivamente lo stanziamento da parte del governo dei fondi destinati a coprire l’aumento dei costi dei progetti derivante dall’impennata inflazionistica. “Questa misura – ha commentato Decaro – vale per il 2022. Noi contiamo che il prossimo governo voglia trovare le risorse per estenderla anche ai prossimi anni”.
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