Il peggior lavoro della mia vita (Film, 2021)
Il titolo francese (Maison de Retraite) è decisamente migliore della liberissima traduzione italiana che non ha niente di evocativo e sembra ricordare solo alcune vecchie farse italiane squinternate. In realtà il film di Tomas Gilou è una garbata commedia francese, non delle migliori, comunque un prodotto godibile, girato con mano ferma e sceneggiato senza punti morti, anche se con alcuni eccessi didascalici.
Millan (Adams) è un orfano che cresce senza punti di riferimento, solo un amico avvocato che lo ospita in casa e sopporta le sue follie, non riesce a mantenere un lavoro stabile, si mette nei guai con una gang di strozzini, infine viene inserito in una casa di riposo come lavoro alternativo al carcere, dopo aver rischiato di uccidere (involontariamente) una vecchietta. La redenzione di Millan avviene proprio tra le mura della casa di riposo, dove – dopo le prime difficoltà – comincia a capire il valore degli insegnamenti delle persone più anziane e diventa un vero uomo grazie alle parole di Lino (Depardieu) che lo spinge ad aver fiducia in sé stesso. Commedia che a tratti sconfina nella fiaba a lieto fine, nel racconto dal sapore dolciastro, persino zuccheroso, storia ricca di buoni sentimenti, corretta in farsa e contaminata di noir.
Per quel che riguarda la sceneggiatura, si nota un repentino cambiamento di carattere del protagonista, da ozioso e negativo nullafacente a ragazzo dalle grandi doti umane che si prende cura degli anziani, salvandoli da un truffatore e da un futuro incerto. In ogni caso si ride, la commedia svolge il suo compito di intrattenimento con efficacia, pur senza strafare, si lascia guardare e può contare sulla grande interpretazione di Gerard Depardieu nei panni di un ex pugile malato, ospite carismatico della casa di riposo. Bravo il protagonista, Kev Adams, anche tra i produttori e gli sceneggiatori di un lavoro dignitoso, molto teatrale con alcune sequenze di azione nel finale, che non delude il pubblico e persino commuove in un consolatorio finale dove tutto torna al suo posto.
Tu pensa se in Italia si girassero ancora simili commedie.
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Regia: Tomas Gilou. Sceneggiatura: Catherine Diament, Kev Adams, Romain Lévy. Fotografia: Perric Gatelmi D’Ille. Montaggio: Sandro Lavezzi. Scenografia: Thierry Rouxel. Trucco: Elodie Leprince. Produzione: Kev Adams, Elisa Soussan, Patrick Gimenez, Genere: Commedia. Paesi di Produzione: Francia, Svizzera. Durata: 97’. Titolo originale: Maison de Retraite. Interpreti: Kev Adams (Millan), Gerard Depardieu (Lino), Daniel Prevost (Alfred), Mylèn Demongeot (Simone), Jean-Louc Bideau (Edmond), Liliane Rovere (Sylvette), Firmine Richard (Fleurette), Marthe Villalonga (Claudine), Antoine Duléry (Daniel), Jarry (Alban), Manda Tourier (Marion), Omar Mebrouk (Samy), Oussama Kheddam (Moncef), Lou Gala (Justine), Ludovic Berthillot (Erwann), Martine Pautard (Ryane), Guillaume Bouchède (Bertrand), Frank Bellocq (direttore del supermercato).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]