La stranezza (Film, 2022)
La stranezza di Roberto Andò è cinema italiano d’un tempo, quando la commedia incontrava il dramma, raccontava la società contemporanea e cercava di spiegare il recente passato. Chiti, Andò e Gaudioso scrivono il ritorno di Luigi Pirandello (Servillo) al paese natio (Girgenti) per festeggiare il compleanno di Giovanni Verga (Carpentieri) che in quella occasione viene a sapere della morte della balia. Lo scrittore incontra due appassionati di teatro (Ficarra e Picone), di mestiere becchini, che si occupano del funerale dell’anziana donna, tra episodi di malaffare e mazzette pagate da Pirandello a un corrotto funzionario. Sarà un incontro decisivo per la sua arte, perché proprio dalla visione di una commedia brillante in un teatro di provincia e dalle beghe che scoppiano durante la rappresentazione otterrà lo spunto di stranezza necessario per scrivere un capolavoro: Sei personaggi in cerca d’autore.
Il film scorre per 103 minuti tra immagini evocative e dialoghi ben costruiti, sostenuti da una sceneggiatura felice e risolta. Fotografia anticata con sfumature pastello di Calvesi, ricostruzione scenografica perfetta, riprese mai banali, movimenti di macchina originali, campi e controcampi ispirati, tra dissolvenze e dialoghi bergmaniani con i propri personaggi, con le presenze del passato.
La stranezza è film intenso, intriso di contenuti senza essere pesante, scorre con leggerezza, senza la presunzione di voler spezzare il pane della verità ai poveri spettatori. Film con pretese ma non pretenzioso, perfettamente riuscito, diretto con maestria da un regista che ci ha abituato a storie compiute, capace direttore di attori e buon manipolatore di trame. Ricordiamo l’atmosfera di una Sicilia primo Novecento, con donne sorvegliate da fratelli che vivono complesse storie d’amore, divorzi impossibili, case di tolleranza dove si vive la complicità tra clienti e prostitute, pubblici tradizionalisti poco preparati al nuovo in campo artistico.
Riprese soprattutto in Sicilia, tra Palermo, Trapani, Catania ed Erice, per un film presentato con buon riscontro alla Festa del Cinema di Roma, che ora è di fronte al giudizio del pubblico sotto buoni auspici. Commedia ironica interpretata benissimo da un Toni Servillo ispirato, ben coadiuvato da Ficarra e Picone, mai visti così in forma, molto vicini al Franco Franchi e Ciccio Ingrassia de La giara (episodio di Kaos) dei Fratelli Taviani. Presenze importanti sia Renato Carpentieri – nei panni di Giovanni Verga in lite con l’Italia rea di averlo dimenticato – che Luigi Lo Cascio, capocomico nella finzione scenica dei Sei personaggi.
Film teatrale, quasi metateatro, finzione mixata con la realtà, vita che è commedia di maschere, personaggi vitali senza il loro autore. La stranezza non è un film su Pirandello, è un film pirandelliano. Non è la stessa cosa. Vedere per credere.
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Paese di Produzione: Italia, 2022. Durata: 103’. Genere: Commedia storica. Regia: Roberto Andò. Soggetto e Sceneggiatura: Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso. Fotografia: Maurizio Calvesi. Montaggio: Esmeralda Calabria. Musiche: Michele Braga, Emanuele Bossi. Scenografia: Giada Calabria. Costumi: Maria Rita Barbera. Produttori: Massimo Barbagallo, Attilio De Razza. Produttore Esecutivo: Maria Panicucci. Case di Produzione: Bi Bi Film, Tramp Ltd. Distribuzione: Medusa Film, Rai Cinema. Interpreti: Toni Servillo (Luigi Pirandello), Salvatore Ficarra (Sebastiano Vella), Valentino Picone (Onofrio Principato), Giulia Andò (Santina), Rosario Lisma (Mimmo Casà), Donatella Finocchiaro (Maria Antonietta), Aurora Quattrocchi (Maria Stella), Galatea Ranzi (madre), Fausto Russo Alesi (padre), Filippo Luna (direttore di scena), Tuccio Musumeci (Calogero Interrante), Luigi Lo Cascio (capocomico), Renato Carpentieri (Giovanni Verga), Giordana Faggiano.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]