Premio Daphne Caruana Galizia 2022
Il Premio Daphne Caruana Galizia è stato istituito nel dicembre 2019 su decisione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo e viene assegnato ogni anno in ricorrenza dell’anniversario della giornalista maltese assassinata, per premiare un giornalismo indipendente, impegnato a promuovere e difendere i principi e i valori fondamentali dell’Unione europea. Il vincitore è scelto da una giuria indipendente di rappresentanti della stampa e della società civile e riceve un premio di 20.000 euro.
La corsa alla vittoria finale è iniziata il 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa, quando il PE ha pubblicato l’invito a presentare le proposte per il Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo. La partecipazione è permessa a giornalisti o team di giornalisti di qualsiasi nazionalità, che sono tenuti a presentare inchieste approfondite pubblicate o trasmesse da mezzi di comunicazione con sede in uno dei 27 Stati membri dell’Unione. Le due storie italiane che hanno raggiunto la selezione finale sono “Agricoltori a rischio sono: ‘Il mito dei dispositivi di protezione contro i pesticidi” di Irpimedia e “La discarica della vergogna” di Meridianoitalia.tv.
L’edizione 2022 del premio è andata al documentario “The Central African Republic under Russian influence”, curato dai giornalisti Clément Di Roma e Carol Valade e si tratta di una coproduzione Découpages/Arte G.E.I.E ed è stato inizialmente trasmesso su Arte Reportage in francese, tedesco e inglese, e successivamente su France 24 e pubblicato sul quotidiano francese Le Monde. La cerimonia di premiazione si è tenuta nella sala stampa Daphne Caruana Galizia del Parlamento europeo a Strasburgo. Ad aprirla, la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la Vicepresidente responsabile del Premio, Pina Picierno, e Anthony Bellanger, Segretario generale della Federazione Internazionale dei Giornalisti nonché rappresentante dei 29 membri della giuria europea indipendente.
Si tratta del primo documentario di Clément Di Roma e Carol Valade, e rappresenta il punto d’arrivo del loro lavoro in qualità di corrispondenti nella Repubblica Centrafricana nel 2020. Il paese stava attraversando un’ondata di violenze e abusi scatenata da una nuova ribellione, in parte combattuta dai battaglioni Wagner, esercito ombra al servizio degli interessi del Cremlino. I due reporter hanno svolto indagini, filmato e lavorato come corrispondenti di diversi media internazionali, malgrado la sorveglianza dei mercenari russi e una predominante ostilità nei confronti dei media francesi. Hanno inoltre portato avanti il lavoro di tre colleghi russi, Orhan Djemal, Kirill Radchenko e Alexander Rasstorguyev, assassinati nella Repubblica Centrafricana mentre indagavano sui battaglioni Wagner nel 2018.
Clément DI ROMA è un corrispondente video e fotoreporter per France24 in Ruanda. Ha iniziato la sua carriera nel 2019 come reporter per l’agenzia France Presse in Senegal. Dal 2020 al 2022, ha lavorato nella Repubblica Centrafricana come corrispondente per France24 e TV5Monde, per seguire sul posto la crisi elettorale e gli attacchi armati di una coalizione di ribelli contro la capitale Bangui. Carol VALADE è un giornalista multimediale con esperienza decennale sulle questioni africane. Nel 2018, si è trasferito nel continente e ha collaborato come corrispondente per RFI, AFP, TV5-Monde, Radio France, Le Monde e altri media internazionali. Ha percorso tutta l’Africa occupandosi della crisi politica in Guinea e della recrudescenza dell’epidemia di Ebola.
La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha dichiarato: “Il messaggio del Parlamento europeo è chiaro: l’Europa è al fianco di chi cerca la verità. La penna di Daphne è stata messa a tacere perché stava scoprendo la verità: non dovremmo mai permettere ai giornalisti di diventare bersagli e vittime. Con questo premio il Parlamento europeo continuerà a difendere la libertà di parola, la pluralità dei media e il giornalismo di qualità, e contribuirà a trasmettere questi valori alle generazioni future“.
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