Russia, Stato terrorista
L’Assemblea parlamentare della NATO, composta da parlamentari designati dai Parlamenti dei Paesi membri dell’Alleanza, è un organo senza effettivi poteri, però non privo di rilevanza politica e morale. Fu iscrivendosi all’Assemblea che Giorgio Napolitano – allora deputato del PCI e primo parlamentare del suo Partito a entrare nell’Assemblea – indicò negli anni Settanta la svolta che doveva portare il Partito Comunista ad allontanarsi dalle posizioni sovietiche e ad avvicinarsi all’Occidente e alle sue istituzioni.
Se si pensa alla lunga e alle volte feroce lotta dei comunisti alla NATO, accusata di tutto, fu un fatto significativo. Lo ricordo anche perché fui io, incaricato dal mio Ambasciatore, ad occuparmi di Napolitano mostrandogli e spiegando come funzionava l’Alleanza e ad aiutarlo a comprenderne i propositi e l’importanza per la sicurezza collettiva. Erano i tempi di Enrico Berlinguer e del compromesso storico, inizio di una lunga marcia che portò il PCI, attraverso varie trasformazioni e cambi di nome, stabilmente nel campo occidentale e atlantico.
Ora, l’Assemblea parlamentare atlantica riunitasi a Madrid ha votato una risoluzione che dichiara la Russia “Stato terrorista” per l’aggressione all’Ucraina e per il quotidiano massacro di civili innocenti. Come definirla altrimenti. quando si scoprono le camere di tortura che le sue truppe in ritirata hanno lasciato dietro di sé?
L’accusa dell’Assemblea ha un valore simbolico e non credo che toglierà il sonno al criminale Putin. Ma in politica anche i simboli contano.
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