Full Time (Film, 2021)

Il francocanadese Éric Gravel scrive e dirige un film che mette la donna al centro della storia, pedinando neorealisticamente una settimana di vita di un’eroina dei tempi moderni come Julie (Calamy) che riesce a crescere da sola due figli, a recarsi ogni giorno a Parigi per lavorare in un albergo, mentre cerca un’occupazione più consona alla sua professionalità. Il film è tutto impostato su una frenetica corsa contro il tempo, una rincorsa senza sosta tra la donna e la vita, con un marito distante dal quale è separata, dei figli accuditi da un’anziana baby-sitter, viaggi sfiancanti dalla provincia dove vive e la capitale dove lavora.

Secondo lungometraggio di Gravel, girato come un thriller dal ritmo sincopato e ansiogeno, con finale a sorpresa e molte sequenze angoscianti. Lo spettatore freme per il destino della protagonista, viene catapultato per le strade di Parigi da rapide soggettive e scene girate con una nervosa macchina a mano, spinto a seguire le vicende narrate in prima persona. Sceneggiatura a orologeria, montaggio sincopato, fotografia di una Parigi notturna e di una campagna verdeggiante, con parti cittadine caotiche e convulse.

Lare Calamy vince con merito il premio per la miglior interpretazione femminile a Venezia, perché tutto il film si regge sulle sue spalle, onnipresente e convincente, credibile e ispirata, nel ruolo di una donna moderna, molto più reale di quanto si possa credere. Musiche composte dalla cantautrice francese Irène Drésel, la sua prima colonna sonora per il cinema, molto riuscita e adatta al tema, capace di conferire ritmo a un film montato senza musica.

Full Time è una pellicola sull’alienazione contemporanea, che tiene lo spettatore in ansia per la protagonista e lo spinge a parteggiare per lei, immedesimandosi in una narrazione convulsa e partecipe. Finale che non ti aspetti, tutto sommato lieto. Premio Orizzonti per la Miglior Regia a Eric Gravel, meritato, sia per l’originalità delle riprese, che per una tematica contemporanea di stringente attualità. Da vedere.

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Regia: Eric Gravel. Soggetto e Sceneggiatura: Eric Gravel. Musiche: Irène Drésel. Interpreti: Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi, Sasha Lemaitre Cremaschi, Cyril Gueï, Lucie Gallo, Agathe Dronne, Mathilde Weil, Dana Fiaque, Mareme N’Diaye, Olivier Faliez, Irina Muluile, Aymeline Alix, Carima Amarouche, Evelyne El Garby Klaï, Manuel Husson.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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