«The heaviest band of all time»
Forse le Classifiche della rivista Rolling Stone possono non trovare tutti d’accordo, ma quella che è oggettivamente una Bibbia della musica Rock rappresenta una fonte decisamente affidabile su cui poter raccogliere notizie, dati e, in alcuni casi, certezze. Ed una certezza in assoluto sono i Led Zeppelin.
Purtroppo, oggi ricorre l’anniversario dello scioglimento di una delle band che hanno tracciato la storia del rock e della musica. Il 4 dicembre 1980, a seguito della morte del batterista John Bonham gli altri componenti annunciarono lo scioglimento del gruppo.
Ci si potrebbe chiedere come mai non venne chiamato un sostituto o un turnista come quasi sempre accade quando viene a mancare un componente di un gruppo musicale. I Queen sono a loro modo sopravvissuti alla morte di Freddy Mercury e i Rolling Stones proseguono la loro carriera con lo stesso nome anche se sono soltanto due (ed i più importanti) i membri dell’originario gruppo del 1962.
I Led Zeppelin non potevano. La loro formazione è rimasta inalterata dal 1968, anno in cui nacquero a Londra dalle ceneri di un’altra band storica gli Yardbirds. A seguito di alcuni cambiamenti di formazione i quattro membri della band avrebbero dovuto chiamarsi New Yardbirds, ma la condizione che la loro musica li avrebbe portati a volare in alto, come i famosi dirigibili Zeppelin, usarono questo nome.
Da allora Robert Plant voce, Jimmy Page alle chitarre, John Paul Jones al basso e Bonham alla batteria entrarono nella leggenda del rock. Individualmente e come gruppo hanno raggiunto ogni vertice delle classifiche mondiali e tutti i membri sono nelle prime posizioni sempre nelle classifiche di Rolling Stones nei loro rispettivi ruoli.
Jones è al quattordicesimo posto tra i batteristi, Plant quindicesimo tra i cantanti davanti a Mick Jagger e a Freddy Mercury. Jimmy Page è terzo nella top cento dei chitarristi, dietro solo a Jimy Hendrix e Eric Clapton e Bonham è semplicemente il primo nella classifica dei batteristi rock di tutti i tempi. È inimmaginabile pensare ad un sostituto in una band così formidabile e unita che ha visto tutti i suoi dischi ricevere i più importanti riconoscimenti per le vendite.
Led Zeppelin, albo d’esordio del 1969 portò a casa cinque dischi d’oro, cinque di platino e uno di diamante. Led Zeppelin IV, che contiene Stairway to Heaven, uno dei loro maggiori brani, ne ha ottenuti ben dodici di platino e uno di diamante e tutte le loro uscite fino all’ultimo LP, coda, del 1982, uscito dopo lo scioglimento e la morte di Bonham hanno sempre ricevuto questi riconoscimenti.
La musica dei Led Zeppelin trova le sue radici nel blues. L’influenza di artisti blues americani come Muddy Waters e Skip James è particolarmente evidente nei loro primi due album, così come il particolare stile country blues di Howlin’ Wolf. La band ha inoltre attinto a un’ampia varietà di generi, tra cui elementi del primo rock and roll, jazz, country, funk, soul e reggae, e questo si ricava in particolare ascoltando l’album Houses of the Holy e quelli che seguirono a dimostrazione di una costante evoluzione della loro musica alla ricerca di nuove sonorità.
La loro influenza è stata determinante per molti gruppi hard rock e heavy metal successivi ad iniziare dai Deep Purple, i Black Sabbath ed anche i Queen. Anche Madonna e Shakira hanno ammesso di avere attinto dall’esperienza degli Zeppelin.
La morte di uno dei componenti non poteva che avere l’effetto di far venire meno per sempre quell’alchimia che li ha accompagnati per oltre un decennio in cui hanno prodotto musica irripetibile.
Infine, due parole sulla frase del titolo. La traduzione più corretta per capirne il senso è “il gruppo più significativo di sempre”. Ed è probabilmente vero.
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