Parlamento Europeo approva Bilancio UE 2023

La procedura di adozione del Bilancio annuale dell’UE coinvolge tre istituzioni dell’UE: la Commissione europea, il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo in un processo che prende il via nel febbraio dell’esercizio precedente, quando Consiglio e Parlamento adottano i propri orientamenti. Dopodiché la Commissione europea presenta il progetto di proposta al Consiglio e al Parlamento, solitamente in maggio; successivamente, tra luglio e settembre, il Consiglio stabilisce e adotta la sua posizione e il Parlamento dispone di un mese per approvarla o modificarla. Di norma, il bilancio annuale dell’UE è adottato entro la fine dell’esercizio precedente, nel caso non si riesca a raggiungere un accordo, il nuovo bilancio segue la regola dei “dodicesimi provvisori”: le spese effettuate mensilmente non possono superare un dodicesimo del bilancio per l’esercizio precedente.

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sul Bilancio dell’UE per il 2023, per L’importo totale degli impegni è fissato a 186,6 miliardi di EUR, mentre il totale dei pagamenti ammonta a 168,6 miliardi di euro. Il tema portante pone un forte accento sulle principali priorità politiche dell’UE. Ma gli europarlamentari hanno ribadito come si renda necessario arrivare a una imposizione comunitaria autonoma di fronte alle numerose sfide per il bilancio dell’Unione europea, fra le quali la guerra in Ucraina, la crisi energetica e le conseguenze della pandemia. Le tre nuove “risorse proprie” sono: entrate derivanti dallo scambio di quote di emissione (ETS), dalle risorse generate dalla proposta per il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (CBAM dall’inglese Carbon Border Adjustment Mechanism) e dalle relative entrate con la tassazione delle società multinazionali basata su una proposta concordata dall’OCSE e dal G20 durante l’estate. La Commissione europea stima che le nuove risorse proprie potrebbero generare fino a 17 miliardi di euro all’anno per il bilancio dell’UE per il periodo 2026-2030, contribuendo a rimborsare i fondi raccolti dall’UE per finanziare la componente di sovvenzione del NextGenerationEU, (il Piano per la ripresa dell’Europa), finanziare il Fondo sociale per l’azione per il clima e svolgere un ruolo di primo piano nel nuovo sistema di scambio di quote di emissione, che contribuirà alla transizione verso un’economia decarbonizzata.

Tradizionalmente, il bilancio dell’UE proviene dai dazi doganali, da una percentuale dell’IVA addebitata dai paesi dell’UE e da una quota del reddito nazionale lordo annuo degli Stati membri. Include anche altre caratteristiche come multe per le aziende che violano il diritto della concorrenza dell’UE e le tasse sui salari per i dipendenti dell’UE. Tuttavia, nel 2020 l’UE ha concordato un pacchetto di stimolo record di oltre 2 miliardi di euro, in risposta alla sfida economica della pandemia, aumentando così il bilancio a lungo termine e introducendo lo strumento per la ripresa temporanea, NextGenerationEU. Ciò significa che l’UE può indebitarsi per sostenere i paesi dell’UE nella lotta alla crisi. Per aiutare a rimborsare i prestiti, le istituzioni dell’UE hanno concordato di introdurre nuove risorse proprie, in quanto ciò consentirà entrate più diversificate e resilienti. Dal 2021 è in vigore una risorsa propria basata sui rifiuti di imballaggi in plastica non riciclati e dal 2023 sarà inclusa una tassa digitale.

Il Parlamento Europeo ha approvato il bilancio con 492 voti favorevoli, 66 contrari e 46 astensioni; ottenendo 1,05 miliardi di euro addizionali rispetto al progetto di bilancio iniziale della Commissione per finanziare le sue priorità. I deputati hanno aumentato i fondi destinati ai programmi e le politiche UE fondamentali per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina e della crisi energetica, oltre a contribuire alla ripresa post-pandemia e all’intensificazione degli sforzi per la transizione verde e digitale dell’Europa, in linea con le priorità stabilite dal PE nelle sue linee guida per il 2023. Altre voci su cui sono intervenuti i deputati con interventi migliorativi riguardano Erasmus+ con 120 milioni di euro per sostenere gli studenti e gli insegnanti ucraini; gli aiuti umanitari, con un aumento di 250 milioni di euro; il Fondo asilo, migrazione e integrazione, con un aumento di 36.5 milioni di euro; lo Strumento per la gestione delle frontiere e dei visti, con 10 milioni di euro; lo “strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale”(NDICI – Global Europe) per i paesi meridionali e orientali confinanti con l’UE, con 280 milioni di euro, e la mobilità militare con 58,8 milioni di euro; il programma di ricerca Orizzonte Europa (10 milioni di euro in più); il Meccanismo per collegare l’Europa, che finanzia la costruzione di reti transeuropee di trasporto e di energia sostenibili e di alta qualità (103.5 milioni di euro in più); il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima (30 milioni di euro in più). I deputati hanno ripristinato i 200 milioni di euro tagliati dal Consiglio al programma EU4Health e ottenuto ulteriori 7,5 milioni di euro, poiché la pandemia COVID-19 non è ancora terminata ed è necessario sostenere i sistemi sanitari nazionali; il Meccanismo di protezione civile dell’UE (UCPM, 41,4 milioni di euro in più); il programma Europa creativa (7,5 milioni di euro in più); il programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori (3 milioni di euro in più) e la Procura europea (EPPO).

Il Presidente della commissione parlamentare bilanci (BUDG) Johan Van Overtveldt (ECR, BE) ha dichiarato: “Oltre alla spesa necessaria e naturalmente urgente per le conseguenze della guerra in Ucraina, con il bilancio 2023 stiamo investendo anche nei settori in cui l’UE può davvero fare la differenza. Guardando oltre il nostro successo negoziale, vorrei anche vedere un bilancio più orientato e meno frammentato, che mostri la nostra ambizione di rendere l’Europa leader nella ricerca, nello sviluppo e nell’innovazione”.

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