Money money

La corruzione fa parte della vita dei popoli. Nel 1723 un filosofo olandese, Bernard de Mandeville, sosteneva che «il vizio è tanto necessario in uno stato fiorente quanto la fame è necessaria per obbligarci a mangiare. È impossibile che la virtù da sola renda mai una nazione celebre e gloriosa. Se l’uomo fosse stato per sua natura umile e indifferente all’adulazione, il politico non avrebbe mai potuto raggiungere i propri fini, né avrebbe saputo che fare di lui.”

All’epoca le sue idee furono molto criticate ma forse non era tanto lontano dalla realtà dei fatti. L’uomo comune ha bisogno di adulazione e di potere per emergere. Gli speciali, quelli al di sopra di tutto e tutti, sono troppo pochi per fare la differenza; la massa è fatta di donnuncole e omuncoli che farebbero qualsiasi cosa per avere denaro e potere.

D’altra parte, la corruzione dei politici era cosa comune anche nell’antica Roma; c’era la compravendita di voti né più né meno che ora; un metodo diffuso di compravendita dei voti avveniva tramite l’offerta di banchetti, di posti a teatro, di giochi, tanto che Cicerone fece promulgare una legge che vietava l’organizzazione di giochi due anni prima della candidatura a una carica. Poi c’era l’abitudine delle tangenti cioè di soldi elargiti a funzionari per agevolare pratiche burocratiche e via dicendo. Insomma, nulla di nuovo.

Alcune persone fanno la distinzione tra i vari livelli di corruzione; una specie di scala della gravità. Invece, credo che nella vita pubblica si debba essere impeccabili; basta con feste di laurea per mille persone pagate alla figlia del politico Pinco Pallo oppure ospitate in barche faraoniche dove in cabina l’onorevole di turno trova cadeaux da sogno.

Questa storia miserevole dell’eurodeputata greca e del suo cucuzzaro è davvero squallida. Quanta passione nelle sue parole nel difendere un Paese che non rispetta nemmeno gli standard minimi nei rapporti sulla situazione dei diritti umani, né sembra voler cambiare. Il rapporto di Amnesty International sostiene che “le autorità reprimono la libertà d’espressione, di stampa e di associazione; quello dei processi iniqui continua a essere tema di preoccupazione; le donne subiscono discriminazioni nelle leggi e nella prassi così come le persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+”.

L’appassionata difesa del Qatar da parte della ragazza greca andava un tanto al kilo: più osannava più pesava il sacco dei dollaroni. Ma quanto puoi essere stata avida? Quanti soldi volevi? Eppure, fare l’eurodeputata non è proprio un brutto mestiere, ha un sacco di vantaggi e stipendi di grande rispetto. Forse ti volevi comprare un aereo privato: che scocciatura aspettare in aeroporto questi micragnosi aerei di linea che magari ritardano o vengono cancellati; meglio un aeruccio tutto per te, come i tuoi amici vestiti di bianco. Ora tutto è finito: giochi, potere e soldoni.

Sei ancor più condannabile perché con la tua avidità hai contribuito a gettare fango su un’istituzione di cui tutti noi andiamo orgogliosi e che difenderemo in ogni modo. Perché, alla fine, gentaglia come te e i tuoi amichetti va via, spero in galera; l’Europa, invece, quella con la E maiuscola, resta.

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