Appena un minuto (Film, 2019)

Francesco Mandelli regista rappresenta una piacevole scoperta perché il suo Appena un minuto è commedia fantastica ricca di trovate surreali e di citazioni che diverte e gode di buon ritmo narrativo. Tra gli interpreti Max Giusti, Massimo Wertmüller, Loretta Goggi, Paolo Calabresi, Dino Abbrescia e Luigi Luciano. Partecipazioni di lusso di Marco Tardelli, nel ruolo surreale di sé stesso, e J-Ax, pure lui sé stesso, come tutor musicale del figlio del protagonista.

Tutto parte da un assunto fantastico. Claudio (Giusti) è un agente immobiliare in crisi, che ha perso la famiglia quando la moglie l’ha lasciato per Paolo Manfredi (il re della zumba, Abbrescia), in perenne lite con il padre (Wertmüller) perché ha perso il negozio da lui costruito. Claudio vive con la madre (Goggi), separata dal marito che ha sempre corso la cavallina e adesso tiene in casa una badante rumena interessata al patrimonio immobiliare. La vita di Claudio cambia grazie a uno smartphone comprato in un negozio cinese, un’invenzione fantastica che riporta indietro nel tempo, ma soltanto di un minuto. Quanti eventi si possono cambiare in un minuto, facendo due volte la stessa cosa! Ecco, il sale della commedia sta tutto qui. Non anticipo altro, perché la storia (scritta da Max Giusti) è talmente gradevole che vale una riscoperta, fremendo per le sorti di un padre disperato che vorrebbe recuperare moglie e figli, persino l’affetto paterno.

Mandelli cita Ritorno al futuro ma anche Una vita difficile di Risi, con la famosa sequenza della piscina che Giusti interpreta alla Alberto Sordi, menando il fidanzato della figlia e gettandolo in acqua. Molto interessante la gita in Bulgaria con i figli, lungo le strade di una Sofia decadente, alla scoperta di un vecchio luogo comunista, tra scorci di palazzoni sovietici, piazze enormi dove si tenevano adunate e discoteche fuori moda. Fotografia marina del litorale romano davvero ben fatta con una colorazione pastello curata nei minimi particolari in alcune sequenze introspettive, quando Claudio si fa consigliare da Tardelli su quale strada intraprendere. Le partite non finiscono sempre al novantesimo, è la frase storica pronunciata dal campione dei mondiali di Spagna del 1982.

Il terzetto comico di base funziona. Max Giusti è inedito ma efficace in un ruolo da protagonista imbranato, Paolo Calabresi è l’amico maneggione che le inventa tutte pur di avere successo e alla fine ci riesce, Luigi Luciano è il barman sfigato che nessuno paga. Citazioni viventi Enzo Garinei e Loretta Goggi, che rappresentano lo spettacolo comico del passato, la commedia italiana teatrale, così come Massimo Wertmüller (attore di teatro) è un padre convincente e ispirato. Ultimo pregio del film il rapporto genitori-figli, filtrato dalla presenza di una connessione perenne e dalla impossibilità di avere un dialogo appena decedente. Girato tra Roma e Sofia (poche sequenze). Colonna sonora divertente e struggente che riporta lo spettatore più attempato ai tempi dei successi di Nino D’Angelo e Umberto Balsamo (L’angelo azzurro).

Appena un minuto, che mi ero perso al cinema perché convinto che fosse la solita inutile commedia italiana contemporanea, recuperato in televisione su Rai Due, mi convince al punto di consigliarne la visione su Rai Play. Francesco Mandelli si dimostra preparato, soprattutto dotato di idee originali, che al cinema fanno la differenza. Non convince la critica importante (valutazione massima due stelle), ma convince Gordiano Lupi. Sono sicuro che Mandelli avrebbe preferito il contrario.

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Regia: Francesco Mandelli. Paese di Produzione: Italia, 2019. Genere: Commedia. Soggetto e Sceneggiatura: Max Giusti, Igor Artibani, Giuliano Rinaldi. Fotografia: Massimo Schiavon. Montaggio: Marco Costa. Case di Produzione: Lotus Production, Rai Cinema. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Max Giusti (Claudio), Loretta Goggi (Mirella), Paolo Calabresi (Ascanio), Massimo Wertmüller (Mario), Luigi Luciano (Simone), Ivo Avido (cliente al bar), Dino Abbrescia (Paolo Manfredi), Andrea Delogu (cliente agenzia immobiliare), Ema Stokholma (Venusia), Mirko Frezza (Sampei, il barbone), Ninni Bruschetta (giocatore di poker), Susy Laude (Rebecca), Carolina Signore (Greta), Enzo Garinei (vicino di casa di Mario), J-Ax (sé stesso), Marco Tardelli (sé stesso), colonnello Massimo Morico (sé stesso).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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