Copperman (Film, 2019)
Eros Puglielli è regista dotato di uno stile originale, propenso a inserire nelle sue storie elementi di grottesco e fantastico (Nevermind, Occhi di cristallo), ma con Copperman centra l’obiettivo, girando un mix equilibrato di dramma e commedia, contaminando generi come il thriller e il noir.
L’ispirazione a Forrest Gump (1994) di Robert Zemeckis c’è tutta, inutile negarlo, persino la recitazione di Luca Argentero è improntata a uno studio attento di quel che ha fatto Tom Hanks nel film nordamericano. Non è un difetto, solo una voluta citazione, perché la storia di Anselmo (Dimulescu da bambino, Argentero da adulto), ragazzino autistico che cresce a Spoleto senza un padre, con il mito dei super eroi che risolvono problemi è originale e prende una strada molto personale. Il protagonista si rifugia in un mondo immaginario, convinto che il padre sia un eroe invincibile che ha dovuto lasciare il paese per far pulizia nel mondo; possiede un baule pieno di fumetti e s’immedesima in quelle storie di eroi invincibili, al punto che da grande indossa un costume di rame e compie imprese memorabili nella piccola città dove vive.
Il film è composto di due parti ben definite, migliore il racconto dell’infanzia e la storia di un’amicizia tra un ragazzo e una ragazza speciali, emarginati a scuola, meno perfetta la parte adulta, in ogni caso piacevole e ben costruita. Tutti i personaggi sono veri e credibili, anche i comprimari, si pensi alla tormentata madre di Anselmo (Ranzi) e al fabbro (Ragno) che diventa amico del ragazzo e gli costruisce l’armatura da Copperman. Brava sia Angelica Bellucci che Antonia Truppo, nel ruolo di Titti, bambina e adulta, per raccontare una storia d’amore che va oltre i pregiudizi della gente. Un perfetto cattivo da fumetto è il padre di Titti, infine sconfitto, come è giusto che sia, dopo aver seminato morte e disperazione.
Molte sequenze sono girate benissimo, alcuni effetti speciali sono straordinari, si pensi al treno in corsa che uccide la madre di Titti in una sequenza realistica e dai tempi perfetti. Fotografia da cartone animato, coloratissima come gli albi a fumetti che appassionano il piccolo Anselmo. Sceneggiatura che non perde un colpo, organizzata in flashback e parti in presa diretta, con molti effetti speciali da cinema nordamericano nella parte legata alle imprese del super eroe imbranato. Scenografie ben ricostruite in una Spoleto da cartolina anticata e grande cura nei particolari, come gli albi a fumetti ricostruiti con super eroi di fantasia, per risolvere un problema di diritti. Il costume di Copperman è un capolavoro di fantasia creativa, con i dischetti in rame e il segnalatore di pericolo stile Batman.
Un film che non ti aspetti nel cinema italiano, da rivalutare, visto che non ha avuto molto fortuna, anche per una splendida prova da attore fornita da Luca Argentero.
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Lingua Originale: Italiano. Paes di Produzione: Italia. Anno: 2019. Durata: 94’. Genere: Drammatico, Commedia. Regia: Eros Puglielli. Soggetto e Sceneggiatura: Riccardo Irrera, Paolo Logli, Alessandro Pondi, Mauro Graiani. Fotografia: Alfredo Betrò. Montaggio: Karolina Maciejewska. Musiche: Andrea Guerra. Scenografia: Emita Frigato, Maria Rita Cassarino. Costumi: Patrizia Chericoni. Trucco: Marta Roggero, Armido Pezzato. Produttori: Caterina Carpinella, Guglielmo Marchetti. Produttore Esecutivo: Ariens Damsi. Case di Produzione: Rai Cinema, Eliofilm. Distribuzione (Italia): Notorious Pictures. Interpreti: Luca Argentero (Anselmo/Copperman), Antonia Truppo (Titti), Galatea Renzi (Gianna), Gianluca Gobbi (Ernesto), Tommaso ragno (Silvano il fabbro), Sebastian Dimulescu (Anselmo bambino), Angelica Bellucci (Titti bambina), Massimo Poggio (Giovanni), Paolo Romano (Mario).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]