Miserie regali
Faccio molta fatica a occuparmi di Harry, alle cui intemperanze stampa e TV (specialmente gli sciocchi programmi di gossip del tipo “Vita in diretta”) dedicano spazi esagerati, come se si trattasse di veri avvenimenti. Lo so, lo fanno per saziare la sete di un certo pubblico per le vicende pruriginose dei “grandi”. Persino la paludata BBC vi cede, ma almeno sono fatti di casa loro. Ma che miseria questo lavaggio dei panni sporchi in pubblico! Che miseria questi personaggi nati e vissuti in mezzo ai più assurdi privilegi, questi parassiti sociali, che cercano attenzione e soldi sputando nel piatto che li alimenta.
Come possono gli inglesi, che si ritengono così riservati e persino austeri, sopportare queste scene indecorose? Non so, e francamente non mi importa, se Harry sia o no una vittima della gelida insensibilità di una famiglia che di gelo ha dato già molte prove. Non so, e non mi interessa, se William sia un manesco e sua moglie una maleducata razzista e Camilla la strega che un po’ sembra. Questo, a rigore, può emozionare il popolino inglese, ma perché dovrebbe occupare i pensieri di un italiano? Ciarpame, ciarpame, nient’altro.
Adesso, giornalisti supposti seri si chiedono pensosamente se questa bagarre possa danneggiare la monarchia britannica. Personalmente, la ritengo un’istituzione superata e parassitaria, indegna del mondo moderno, ma agli inglesi piace e credo, nonostante tutto, che continuerà a piacere. Altrimenti, chi fornirebbe loro la dose di pennacchi, uniformi dorate, medaglie tintinnanti e, sì, pettegolezzi regali, a cui sono abituati?
Sotto questo aspetto, la monarchia è un oggetto di consumo dei tabloid. E un’infinita fonte di godimento per le anime basse che vivono guardando per il buco della serratura. Meno male che dal 1946 abbiamo una Repubblica! Mi vengono i brividi a pensare che altrimenti potremmo avere i Savoia.
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Un Commento
Alcune tra le migliori democrazie europee sono Monarchie Costituzionali Parlamentari e non sono superate assolutamente.