Transizione
Ormai si parla spesso di Transizione energetica, ma in effetti è chiaro a pochi cosa effettivamente sia. È in sostanza un processo che investe i modelli di sviluppo industriale così come li abbiamo conosciuti.
Per arrivare alla transizione ecologica dobbiamo passare per la decarbonizzazione e cioè ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. L’Italia, per supportare quest’obiettivo, ritiene che accelerare la transizione energetica passando dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili, promuovendo il graduale abbandono del carbone e realizzando impianti sostitutivi e necessarie infrastrutture, sia la strada migliore. Questo è quanto ha dichiarato nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima.
Non è semplice. Intanto ci sono molti vincoli. Pensiamo all’energia solare, ai pannelli. In Italia molte aree sono sottoposte a vincolo paesaggistico per tutelare le bellezze naturali. Per fortuna – dico io – anche se questi vincoli non hanno salvato alcune zone da scempi epocali. Quindi, ci sono luoghi dove non consentono di mettere pannelli nei tetti per via dei vincoli paesaggistici. Ma le cose stanno cambiando. Ci sono state richieste da parte di privati e aziende che sono state discusse in sedi amministrative e molte sentenze, specialmente le più recenti, hanno dato ragione ai cittadini richiedenti. Così, per effetto di queste pronunce si può installare l’impianto fotovoltaico in zona vincolata. Il motivo principale è che è cambiata la sensibilità collettiva: l’evoluzione degli stili costruttivi per effetto delle nuove tecnologie è ormai accettata dalla collettività. Per questo, gli impianti che sfruttano le fonti di energia rinnovabile non incidono negativamente sul paesaggio, ma vengono considerati elementi normali del quadro ambientale.
Per quel che riguarda invece le auto elettriche, le notizie sono discordanti. Sappiamo tutti che con il gelo le batterie non si ricaricano neppure dopo ore e ore; i giornali hanno riportato una disavventura capitata al proprietario di una Tesla negli Stati Uniti: rimasto a piedi alla Vigilia di Natale, ha postato la sua disavventura su TikTok con un filmato carico di delusione, diventato virale. Non è potuto partire per le vacanze perché la macchina non si è ricaricata a causa delle batterie, appunto, scariche.
In Germania i primi bilanci del programma green con cui il governo di Olaf Scholz si è proposto, a fine 2021, di raggiungere 15 milioni di auto elettriche su strada entro il 2030, in linea con il Green Deal della Commissione Ue, che ha deciso il blocco delle auto con motore a scoppio dal 2035 (proposta contestata che ha generato ripensamenti) è ancora molto in salita. L’obiettivo tedesco si sta rivelando lontano dalla realtà del mercato e dalle disponibilità economiche degli utenti.
Come sempre si parte in quarta, si fanno crociate senza valutare tutti gli aspetti dei cambiamenti così importanti. Comunque, la strada è tracciata: sicuramente ci saranno aggiustamenti in corso d’opera sperando siano supportati non solo dalle competenze ma anche dal buon senso.
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