Amarcord
«È morta una delle protagoniste dello scorso secolo. Si è spenta a Roma Aiché Nana, l’attrice e ballerina di danza del ventre turca, diventata notissima negli anni della Dolce Vita per un suo spogliarello improvvisato in un ristorante di Trastevere, il Rugantino, frequentato dai vip italiani e stranieri del tempo. Tutti, almeno quelli nati prima del 1970, non possono non ricordare quella bella donna dai lunghi capelli corvini seminuda su un tappeto, circondata da uomini in giacca e cravatta in visibilio. Un trionfo di brillantina e sensualità, fumo di sigarette e whiskey di marca.
Mi viene da sorridere pensando all’ingenuità di quei tempi; lo scatto fu immortalato dal re dei paparazzi Tazio Secchiaroli. In un Italia in bianco e nero, parliamo del 1958, quello slip di pizzo e quel lungo ballo sexy e sfacciato, scatenò più discussioni di una finale del campionato del mondo di calcio e la rese celebre al punto che Fellini la citò nel suo film “La Dolce Vita”.
E come Anita nella Fontana di Trevi, all’improvviso queste foto connotarono un periodo d’oro, fatto di star vere di Hollywood, di scazzottate con i fotografi, di macchine americane scoperte e di belle donne platinate. Un periodo magico, divertente, dissacrante; i nobili che giravano nelle feste di allora erano nobili davvero, pieni di stemmi e di palazzi in campagna e in città, non come le finte marchese della televisione; le donne se erano belle, lo erano in modo naturale, non come le portatrici sane di silicone dei nostri tempi. E anche i cazzotti erano veri; ci si affrontava da uomini, alla pari o nel mucchio, non come gli agguati al coltello fuori dalle discoteche ormai tristemente di moda.
Eppure quell’episodio che adesso ci sembra ingenuo ebbe strascichi giudiziari; Aiché fu denunciata per atti osceni. Mi viene in mente un famoso episodio, più o meno di quell’epoca, di un notissimo politico che schiaffeggiò una signora scollacciata; ecco, forse riflettendo sui costumi deteriorati di adesso, allora si era troppo severi e diventando meno severi con gli anni, si è persa la mezza via.
Ora è tutto trash, esplosivo: ragazze in topless protestano in chiesa; una volta i ragazzi vestivano in giacca e cravatta, ora sono preda di jeans trucidi che scoprono le mutande e di orrendi giubbotti con il pelo. Il mondo è peggiorato e molto, una volta c’era Fellini ora c’è Sorrentino.
Certo ora comparati a quegli anni siamo più alti, viviamo più a lungo, mangiamo di più e meglio; e questa è la vittoria dell’uomo; ma dietro una vittoria c’è sempre una sconfitta, perché è evidente che la nostra qualità di vita è inesorabilmente peggiorata moralmente, diventando dozzinale e ordinaria. Roba da gente comune.»
©Futuro Europa®