La telefonata

Una telefonata tra Capi di Stato è una cosa abbastanza usuale. Però, se a chiamare è il Presidente cinese Xi Jinping e dall’altra parte c’è il Presidente ucraino Zelensky, la cosa ha un altro peso. I due non si parlavano dal 4 gennaio 2022, non c’erano stati contatti diretti durante tutti i mesi dell’aggressione russa.

I maggiori leader occidentali da tempo esortavano Xi a chiamare. Finalmente è avvenuto e oggettivamente è una buona cosa. Non va naturalmente sopravvalutata: a quanto pare, il Presidente cinese ha confermato la posizione di Pechino, favorevole a una soluzione negoziata e – se ha anche confermato l’appoggio all’integrità e sovranità dell’Ucraina – non pare che sia andato al di là della tradizionale posizione che postula il cessate il fuoco ma non il ritiro delle truppe russe. Né credo che si spingerà oltre nel prevedibile futuro. Per la Cina, il rivale, ma anche il partner commerciale essenziale, restano gli USA (e l’Europa) e la posizione di Xi è stata finora condizionata da questo doppio legame.

La telefonata e la nomina di un rappresentante speciale cinese a Kiev mostrano però che il prudentissimo Presidente cinese vuole impegnarsi un po’ di più nella soluzione del conflitto. O, almeno, farlo credere al mondo.

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