Italia delle Regioni
“Gli Stati Generali del Lavoro Agricolo indetti e organizzati dal Comune di Rovigo rappresentano un importante momento di condivisione con gli attori territoriali che dà prova della modalità partecipativa che caratterizza i processi attivati da InCaS, il progetto promosso da Anci in collaborazione con la Fondazione Cittalia e realizzato in stretto coordinamento con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”. È quanto ha sottolineato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni in videocollegamento con gli “Stati Generali del Lavoro Agricolo. Un buon lavoro per una buona agricoltura”, evento organizzato dal Comune di Rovigo, uno dei 9 Comuni “apri-pista” di InCaS individuati dall’Anci insieme al Ministero di cui fanno parte anche Castel Volturno, San Severo, Corigliano Rossano, Saluzzo, Siracusa, Albenga, Lavello e Porto Recanati.
“Il progetto ha l’obiettivo di sostenere gli Enti locali nell’attuazione, a livello territoriale, del ‘Piano nazionale triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato’ – ha proseguito Biffoni – e siamo soddisfatti che Incas stia dando vita, sui diversi territori, a progetti a valenza ‘generativa’ di relazioni tra gli attori locali attraverso strumenti concreti per realizzare una politica locale coerente con quella nazionale che punti alla valorizzazione del lavoro agricolo di qualità e prevenire e contrastare ogni forma di sfruttamento in questo delicato settore lavorativo”.
“È già di per sé un risultato incredibile – ha commentato il sindaco – l’aver coinvolto in questo evento 55 diverse organizzazioni pubbliche e private che operano a vario titolo sul territorio. Ma sono sicuro che questo incontro sarà utile anche ai fini della definizione degli obiettivi e delle strategie delle politiche territoriali che confluiranno nel Piano locale multisettoriale che il Comune elaborerà. Grazie al lavoro del Comune e al supporto tecnico di Anci e Cittalia ci sono i presupposti per realizzare un lavoro importante che possa essere paradigma anche per gli altri territori”.
Biffoni ha posto poi l’accento sulla sfida che attende i Comuni: quella di passare dal piano alle azioni. “Sarà fondamentale proseguire in ambito locale il grande lavoro fatto insieme alle reti territoriali, al Terzo Settore e alle altre istituzioni locali. Da parte sua Anci continuerà a consolidare la rete delle Amministrazioni locali interessate dal rischio dello sfruttamento lavorativo in ambito agricolo per contribuire alla programmazione nazionale partendo proprio dalle esigenze territoriali che vede nei Comuni i veri protagonisti delle politiche pubbliche nel campo dell’integrazione”.
Il delegato dell’Anci ha infine anticipato che presto verrà convocato un nuovo incontro della rete Incas, con sindaci e amministratori locali direttamente coinvolti. “Vorremmo restituire al ministero il senso del lavoro fatto dai Comuni perché vi siano azioni e politiche strutturali per affrontare il fenomeno”.
L’associazione dei Comuni italiani, Anci è vicina ed esprime solidarietà alle comunità locali e alle amministrazioni comunali colpite dall’ondata eccezionale di maltempo che ha imperversato di giorni scorsi sull’Emilia-Romagna, causando distruzione e purtroppo, ancora una volta, la perdita di vite umane.
Le notizie che giungono dalla Regione mostrano un quadro preoccupante, anche per le evacuazioni di migliaia di abitazioni invase dalle acque tracimate da torrenti e fiumi in piena. Si tratta di un’ondata di maltempo che si evolve, come in altre occasioni, in eventi estremi che sempre più frequentemente obbligano al ricorso allo stato di emergenza.
Il susseguirsi di questi fenomeni richiama ad un’azione ancora più convinta di revisione e rafforzamento delle attività di prevenzione e previsione degli eventi con precipitazioni intense, tema che Anci ha posto da tempo all’attenzione del Governo e della Protezione civile nazionale.
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