Cosmonauta (Film, 2009)
In attesa di vedere Chiara, ultimo lavoro di Susanna Nicchiarelli, e dopo aver visto l’ottimo Nico al Piccolo Cineclub di Follonica, mi sono andato a riscoprire questo vecchio lavoro, irrisolto e lacunoso quanto volete ma pieno di buone indicazioni sul futuro della regista. Susanna Nicchiarelli in questo primo lungometraggio, dimostra buone capacità di attrice e fa vedere di essere valente direttrice di attori, perché nei ruoli principali molti interpreti sono giovani (Raschillà, Del Giudice), che contendono la scena agli esperti Pandolfi, Scarpa e Rubini.
Cosmonauta è una sceneggiatura Nicchiarelli-Ciabatti, scritta per raccontare i primi anni Sessanta, la scoperta della Luna, il primo uomo nello spazio, l’emancipazione femminile e la passione politica (con i contrasti tra comunisti e socialisti), ma anche il mondo interiore degli adolescenti e i primi amori che condizionano le scelte di vita. Nel tessuto narrativo si inserisce il dramma della fuga di un ragazzino epilettico, dopo la lite con la sorella, infine ritrovato in riva al mare dopo non poche peripezie e timori. Luciana (Raschillà) è la piccola protagonista di nove anni, convinta di poter cambiare il mondo insieme al fratello, frequentando una sezione romana del Partito Comunista. Nicchiarelli mette in risalto la speranza di un futuro radioso grazie a un’idea di uguaglianza sociale e la paragona al sogno di andare nello spazio, alternando sequenze in presa diretta a immagini di repertorio.
Opera prima che ha vinto alcuni premi e che dimostra le qualità di un’allieva geniale di Nanni Moretti, sia come scrittrice di cinema che come regista, capace di usare la macchina da presa in modo non banale. Ottima la colonna sonora che presenta suggestivi brani d’epoca che vanno da E la pioggia che va a Io che amo solo te, buona la fotografia pastello di Gherardo Gossi, bene il montaggio compassato di Stefano Cravero.
Il tono di fondo è quello della commedia (sognante e onirica) che in alcune sequenze lascia il posto al dramma, come da lezione (ben appresa) della vecchia commedia all’italiana. Scenografia molto curata di Alessandro Vannucci, che riporta ai primi anni Sessanta in maniera credibile, così come i costumi di Francesca Casciello sono esenti da pecche. La storia è uno spaccato di vita in un quartiere romano che termina in maniera un po’ brusca e lascia alcuni fili non del tutto risolti, ma è narrata con gusto ed eleganza, impaginata in modo fresco e partecipe. Un debutto che prometteva bene sulle qualità di una regista, ormai diventata una certezza nel quadro asfittico del nostro cinema. Visto su Rai 5, canale digitale felliniano, che passa i film senza pubblicità. Si può rivedere su RaiPlay.
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Paese di Produzione: Italia, 2009. Durata: 87’. Genere: Commedia, Drammatico. Soggetto: Susanna Nicchiarelli. Sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli, Teresa Ciabatti. Fotografia: Gherardo Gossi. Montaggio: Stefano Cravero. Produttore: Domenico Procacci, Laura Paolucci. Case di Produzione: Fandango, Rai Cinema. Distribuzione (Italia): Fandango. Musiche: Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, Skitikis, Robertina, Virginiana Miller, Max Casacci (supervisione). Scenografia: Alessandro Vannucci. Costumi: Francesca Casciello. Interpreti: Miriana Raschillà (Luciana Proietti), Pietro Del Giudice (Arturo Proietti), Michelangelo Ciminale (Vittorio), Chiara Arrighi (Fiorella), Campitelli (Angelo), Claudia Pandolfi (Rosalba), Sergio Rubini (Armando), Susanna Nicchiarelli (Marisa), Angelo Orlando (Leonardo), Luciano Scarpa (Sarchioni), Roberto Di Palma (sig. Mosca), Lucio Patanè (maresciallo).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]