Una prece
«Sentendo le frasi che si apostrofano l’uno contro l’altro o l’altra in Parlamento, si ha ben chiaro il quadro. La politica si è imbastardita e ha prodotto molte metastasi; persone che fanno solo male alla democrazia che andrebbero bombardate con chemioterapia forte.
Oltre al fatto di poter vedere scazzottate degne di Bud Spencer, certi costumi di potere sono venuti alla luce in ogni ambito delle nostre istituzioni.
Penso al Governatore della regione Abruzzo, che ha pensato bene di farsi rimborsare anche le corna. Sì proprio così, abbiamo pagato la sua erezione e la sua foga di maschio ruspante. In un albergo di Roma il caro Governante si è recato con una tipa che pare non abbia resistito al suo fascino. E fin qui va bene, chi siamo noi per dire se è giusto o sbagliato? Ma perché non fare il gesto di non farsi rimborsare? Anche facendo una crestina che farebbe impallidire una domestica disonesta?
Gabriele d’Annunzio si rivolta nella tomba. A questo punto, visto che abbiamo pagato, gli italiani chiedono più dettagli. È stata una performance di qualità? Quanto è durata? La fanciulla ne ha riportato beneficio? Si è dichiarata contenta?»
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