Zaki, un caso tutto egiziano
La vicenda di Patrick Zaki è di natura formalmente egiziana poiché coinvolge i rapporti tra un egiziano, il suo governo e l’apparato giudiziario dell’Egitto. Giustamente ha assunto un rilievo internazionale, soprattutto in Italia, per la sua dimensione umanitaria la cui portata è universale. Per di più gli interventi che ne hanno limitato la libertà derivano da accuse rivolte a Patrick per aver difeso le minoranze Cristiano-Copte in Egitto.
Ciò premesso, è evidente la soddisfazione che l’Italia e la sua diplomazia possono manifestare per la soluzione della vicenda giudiziaria di Patrick. C’è poi però anche un risvolto politico e legato a interessi economici che va tenuto presente poiché l’Egitto è un attore fondamentale nel contesto della politica mediterranea con il quale va mantenuto un dialogo aperto e ad ampio spettro anche a tutela dei nostri interessi energetici.
Si tratta di applicare una politica realista e pragmatica nella quale si dovrebbe assicurare la dovuta attenzione anche al caso di Giulio Regeni e non dimenticare quindi che a volte gli affari si è costretti a farli anche con governi che, secondo i nostri schemi, non hanno una coscienza immacolata.
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