Sette minuti dopo la mezzanotte (Film, 2016)

Dopo il bellissimo The Orphanage, J.A. Bayona (si fa chiamare così Juan Antonio Garcia Bayona), l’allievo più geniale di Guillermo Del Toro ci regala una pellicola tratta da un famoso libro per ragazzi che fa convivere la fantasmagoria degli effetti speciali, il clima fantastico e surreale con una storia di crescita, drammatica e luttuosa, con protagonista un ragazzino che deve affrontare la realtà di una madre che sta morendo.

Conor sta vivendo un brutto periodo, la madre è in fin di vita, il padre se n’è andato in America dove si è fatto un’altra famiglia, non ha un buon rapporto con la nonna e a scuola è vittima di bullismo. Un gigantesco albero – che viene fuori dai racconti e dai disegni materni – posto a guardia di un antico cimitero, come nella leggenda cubana della ceiba, prende vita, sradica le radici come fossero piedi, e va a far visita a Conor, ogni giorno sette minuti dopo la mezzanotte, per raccontargli delle storie, che poi riconducono tutte alla sua vita, fino al punto di far narrare al ragazzo la storia-incubo che lo tormenta.

Un film sempre in sospeso tra realtà e fantasia, il soggetto di Patrick Ness (romanzo per ragazzi del 2011, acquistato per venti milioni di dollari) è rispettato, anche perché lo stesso autore del libro lo sceneggia, mentre il regista lo impagina con sequenze immaginifiche che sono una gioia per gli occhi e che per essere apprezzate avrebbero bisogno del grande schermo. Fotografia scura e notturna, per favorire gli effetti speciali; albero umanoide terrificante al punto giusto; sequenze realistiche che lasciano il posto alla parte fantasy davvero intense, con un finale bellissimo e strappalacrime, come in un vecchio lacrima movie di qualità. Tra gli interpreti segnalo un grande Lewis MacDougall, perfetto ragazzino in preda a scatti d’ira, macerato dal dolore, ma va ricordato anche il cameo di Geraldine Chaplin nei panni della preside.

Il film vince il Premio Goya nel 2017, presentato a vari festival con buon successo, tra questi Toronto (2016) e – nello stesso anno – in Italia al Future Film Festival. Me lo sono perso in sala, recuperato sulla benemerita Rai Movie che mette in onda sempre prodotti di un buon livello qualitativo. Adesso reperibile su RaiPlay. Non siete ancora andati a cercarlo?

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Regia: Juan Antonio Bajona. Soggetto: Patrick Ness (romanzo), Siobhan Dowd (idea). Sceneggiatura: Patrick Ness. Fotografia: Oscar Faura. Montaggio: Bernat Vilaplana, Jaume Martí. Musiche: Fernando Velázquez. Produttore: Belén Atienza. Case di Produzione: Apache Entertainment, Partecipant Media, River Road Entertainment, Telecinco Cinema, Peliculas La Trini. Distribuzione (Italia): 01 Distribution. Durata: 108’. Genere: Fantastico, Drammatico.  Interpreti: Lewis MacDougall (Conor O’ Malley), Siguomey Weaver (la nonna, signora Clayton), Lyam Neeson (l’albero di Tasso umanoide), Felicity Jones (Lizzie Clayton), Toby Kebbell (signor O’ Malley), Ben Moor (signor Clark), James Melville (Harry), Gerladine Chaplin (preside).

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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