TEN-T, la rete di trasporto europea
Lo scorso 13 aprile la Commissione per i Trasporti e il Turismo del Parlamento europeo ha confermato (senza votazione, ex articolo 71 del regolamento) la sua posizione negoziale sulla revisione delle norme della rete transeuropea di trasporto (i corridoi TEN-T). La politica europea per le reti transeuropee (TENs) dei trasporti, energia e telecomunicazioni nasce nel 1993 sulla base del Titolo XVI, articoli 170.172, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. La rete TEN-T mira a creare uno spazio unico europeo dei trasporti basato su un’unica rete transeuropea completa, integrata e multimodale tra trasporto terrestre, marittimo e aereo, che comprenda e colleghi tutti gli Stati membri dell’UE in maniera intermodale ed interoperabile. La Rete TEN-T favorisce l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico e sostiene una politica per la decarbonizzazione dei trasporti e un ruolo attivo dell’UE nella lotta globale ai cambiamenti climatici. Gli attuali progetti TEN-T vanno dalla rete Baltica, che collega Helsinki e Varsavia, al tunnel del Brennero, che collega l’Italia all’Austria, o alla linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid.
In precedenza, il Parlamento Europeo aveva adottato una raccomandazione il 23 novembre 2022 sulla nuova strategia dell’UE in materia di allargamento, raccomandando di rafforzare i partenariati tra i paesi candidati e l’UE attraverso i principali progetti infrastrutturali, nel quadro delle reti transeuropee dell’energia e dei trasporti (TEN-E e TEN-T). I deputati hanno ribadito la necessità di completare i principali progetti di infrastrutture di trasporto entro la fine del 2030 sulla rete centrale TEN-T ed entro la fine del 2050 sulla rete completa, concentrandosi in particolare sull’eliminazione delle strozzature e dei collegamenti mancanti e su una maggiore responsabilizzazione degli 11 coordinatori europei. In caso di ritardo significativo, gli euro-deputati chiedono che la Commissione avvii immediatamente una procedura di infrazione e di ridurre o interrompere i finanziamenti. Il Parlamento europeo chiede inoltre standard tecnici e operativi unificati per ogni modalità di trasporto e sottolinea che il trasporto intermodale dovrebbe avvenire principalmente su rotaia, vie navigabili interne o navigazione a corto raggio, mentre eventuali tratte iniziali e/o finali possono essere effettuate su strada. Secondo il testo, ciò dovrebbe tradursi in ferrovie completamente elettrificate per la rete centrale TEN-T, con treni passeggeri da almeno 160 km/h e treni merci da 100 km/h, capaci di attraversare i confini interni dell’UE in meno di 15 minuti entro la fine del 2030.
Il Regolamento UE 1315/2013 che ha definito la rete di trasporto trans-europea TEN-T, prevede la creazione di una rete articolata su due livelli per lo sviluppo della rete internazionale: la Comprehensive Network, ovvero una rete globale (da realizzarsi entro il 2050) che mira a garantire la piena copertura del territorio dell’UE e l’accessibilità a tutte le regioni; la Core Network, ovvero una rete centrale a livello UE (da realizzarsi entro il 2030) che comprende le parti di rete globale che rivestono la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. La sua realizzazione si basa su un “approccio per corridoi”.
La correlatrice Barbara Thaler (PPE, AT) ha dichiarato: “Tutti parlano di spostare i trasporti su rotaia. Tuttavia, mentre automobili, camion o aerei possono attraversare i confini dell’UE senza problemi, i treni, soprattutto quelle merci, sono costretti a fermarsi alle frontiere, a volte per ore, per adattarsi alle esigenze dei diversi Stati membri. Per questo motivo è particolarmente importante garantire che l’attraversamento ferroviario delle frontiere non duri più di 15 minuti e che siano previste anche fasce orarie per i treni merci assegnate oltre frontiera. È ambizioso, ma necessario se vogliamo riuscire a spostare il traffico dalla strada alla rotaia”.
Il correlatore Dominque Riquet (Renew, FR) ha aggiunto: “Le infrastrutture di trasporto sono essenziali, costituiscono la spina dorsale della nostra economia e prosperità, aumentando al contempo la coesione e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione. Tuttavia, ci troviamo di fronte a troppi ritardi sul campo; L’Europa sta iniziando a restare indietro rispetto ai nostri concorrenti internazionali e l’Unione soffre di investimenti insufficienti e di una mancanza di volontà politica da parte degli Stati membri. In quanto tale, il Parlamento si assicurerà che disponiamo di un regolamento TEN-T che funzioni e fornisca risultati a favore delle nostre imprese e dei nostri cittadini”.
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione