Nessuno mi può giudicare (Film, 2011)

Primo film di Massimiliano Bruno regista, una specie di manifesto programmatico di una poetica segnata dal trionfo del banale e del luogo comune, confermata in seguito da Viva l’Italia (2012), Gli ultimi saranno ultimi ((2015), Beata ignoranza (2017), per finire con I migliori giorni (2023). Non ho citato tutti i capolavori di Bruno che nel campo della commedia (possiamo chiamarla così?) imperversa e fa grandi incassi, persino grazie al sottoscritto che non si è perso un suo film.

Il cinema di Bruno è intriso di grande leggerezza, dote che fa di lui un autore da best-seller del grande schermo, assieme al sodale Fausto Brizzi, che nel caso di Nessuno mi può giudicare è responsabile del soggetto e di parte della sceneggiatura (scritta insieme al regista e a Edoardo Falcone).

Nessuno mi può giudicare racconta la storia di Alice (Cortellesi) che finisce sul lastrico dopo la morte del ricco marito (in realtà pieno di debiti) ed è costretta prima a trasferirsi insieme al piccolo Filippo (Giovanni Bruno, figlio del regista, al debutto) in una terrazza del Quarticciolo, quindi a fare la escort per pagare un ingente debito, sotto la guida dell’esperta Eva (Foglietta). Al Quarticciolo conosce un mondo genuino che non era abituata a considerare, molti extracomunitari dal cuore d’oro, un portiere razzista come Lionello (Papaleo), in fondo di animo buono, e un affascinante spasimante come Giulio (Bova) che la farà innamorare. La storia è tutta qui, con immancabile redenzione della escort pentita, lieto fine da telenovela colombiana con amore compiuto, ciliegina sulla torta di Papaleo che si fidanza con un’africana e scopre di avere un figlio omosessuale.

La sola trovata originale del film è costituita dall’imitazione pedissequa della sequenza recitata da Nanni Moretti in Ecce Bombo, solo che Papaleo non esclama: Ve lo meritate Alberto Sordi!, ma Ve lo meritate Nanni Moretti!, quando sente dire che bianchi o neri siamo tutti uguali. E che siamo in un film di Nanni Moretti?, si chiede il bravissimo attore molisano, replicando la gestualità dell’attore-regista romano in maniera identica alla famosa scena. Bella idea, davvero, anche se a Moretti (di sicuro) non sarà piaciuta. Tutto il resto è banalità in salsa di buoni sentimenti con personaggi così irreali da risultare patetici, soprattutto quando il registro cambia repentinamente dal comico-farsesco al drammatico-sentimentale. Tra le cose più riuscite le sequenze puramente comiche con una Cortellesi imbarazzatissima escort costretta a frustare clienti (lo sceneggiatore Falcone!) e a imparare un mestiere (per pagare i debiti) che non l’appassiona proprio.

Gli attori sono bravi anche se devono recitare battute improponibili e impersonare tipi poco credibili; abbiamo già citato un comico Papaleo e una Cortellesi in gran forma, aggiungiamo che la Foglietta escort sopra le righe è divertente al punto giusto, Lillo nel ruolo del coatto è bravo come sempre, Raoul Bova è un interessante borgataro dal gran cuore.

Alla fine della fiera, salvando il salvabile del puro intrattenimento, abbiamo visto un film banale e sciatto, sia nella confezione che nella sceneggiatura, strutturato partendo da un soggetto che non sta in piedi e sottolineato da una realizzazione che fa acqua da tutte le parti. Nonostante tutto (o forse proprio per questo) Nessuno mi può giudicare ha vinto Il Nastro d’Argento come miglior commedia del 2011! Da notare che i concorrenti erano Benvenuti al sud e Che bella giornata! Il fantasma di Monicelli bestemmia ancora. Rivisto su Rai Movie, potete apprezzarlo su RaiPlay, anche se vi consigliamo di farne a meno.

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Regia: Massimiliano Bruno. Soggetto: Fausto Brizzi. Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone, Fausto Brizzi. Fotografia: Roberto Forza. Montaggio: Luciana Pandolfelli. Musiche: Giuliano Taviani, Carmelo Travia. Scenografia: Sonia Peng. Costumi: Alberto Moretti. Produttore: Fulvio e Federica Lucisano: Case di Produzione: IIF – Italian International Film, Rai Cinema. Distribuzione: 01 Distribution. Lingua Originale. Italiano, 2011. Paese di Produzione: Italia. Durata: 94’. Genere: Commedia, Sentimentale. Interpreti: Paola Cortellesi (Alice Bottini), Raoul Bova (Giulio), Rocco Papaleo (Lionello Frustace), Anna Foglietta (Eva / Fabiana), Giovanni Bruno (Filippo), Hassani Shapi (Aziz), Valerio Aprea (Biagio), Caterina Guzzanti (Sofia), Pietro De Silva (Bompadre), Dario Cassini (Pietro), Massimiliano Bruno (Francesco Graziani), Valerio Mastandrea (voce narrante; cliente di Eva), Michela Andreozzi (amica di Alice), Lillo (Enzo), Lucia Ocone (Tiziana), Edoardo Falcone (Andrea, cliente sadomaso), Awa Ly (Abeba), Raul Bolanos (Marcelo), Maurizio Lops (Bonetti), Riccardo Rossi (giornalista Amore mio grandissimo), Massimiliano Delgado (Denis), Edoardo Leo (uomo al bar), Fausto Leali (sé stesso), Massimiliano Vado (cliente biondo), Paolo Calabresi (cliente artista), Remo Remotti (cliente poeta), Stefano Fresi (Clown), Sergio Zecca (cliente Superman).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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