Una meta per Naël
Un bambino che ama il rugby afflitto da una grave e rarissima malattia: il glioma infiltrante del tronco encefalico. Un grande campione italiano di rugby, Andrea Lo Cicero e il Bambino Gesù con una terapia sperimentale. Sono questi gli ingredienti e i protagonisti di una favola che si spera vada verso un miglior lieto fine.
In Francia sembrava non ci fossero più speranze per Naêl e tutti i tentativi di sconfiggere il suo male sembravano destinati a non avere esito. Poi la speranza sotto forma di una terapia sperimentale presso l’ospedale romano.
Per cercare di sensibilizzare al suo problema il padre di Naël, Cyrille, non esita ad attraversare la Francia, da Montpellier a Parigi, con una maratona che attira l’attenzione del pubblico. Ma il Bambino Gesù è a Roma.
Si può fermare un padre che spera? Altra maratona fino a Roma e, finalmente, la buona notizia. Naël è inserito nei protocolli. È arrivato a Roma due giorni fa e di questa storia si è fatto portavoce e promotore Andrea Lo Cicero, un rugbista campione anche fuori dal campo che ha dimostrato una sensibilità preziosa di cui il mondo dello sport ha veramente bisogno.
Andrea ha corso le ultime tappe con Cyrille, il papà di Naël. A fianco della maratona una serie di incontri di rugby tra giovanissimi di squadre italiane e francesi.
Adesso Naël ha una speranza grazie alla medicina italiana.
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