Il ritorno di Casanova (Film, 2023)

Se amate il cinema italiano, quello vero e intenso che racconta la vita, come faceva un tempo la commedia all’italiana, non vi dovete perdere questo film. Salvatores compie un’indagine introspettiva sul trascorrere degli anni, parla di vecchiaia, di quel senso di inutilità che a un certo punto ti prende, come sopraffatti dal nuovo, dal timore dei giovani che avanzano e che sono destinati a prendere il nostro posto. Salvatores parla anche di cinema, ci racconta con passione il suo mestiere, ci dice come si fa un film, ci accompagna in sala montaggio, mostra la moviola, definisce i ruoli di regista e montatore. Finisce che vediamo due film al prezzo di uno, che poi sono lo stesso film scritto da due diversi punti di vista, uniti da identico motivo conduttore.

“Madame Bovary sono io”, pare affermare il regista scrivendo un film intimo e minimalista, ché Salvatores è sia il Casanova invecchiato e intristito (Bentivoglio), che Leo Bernardi, famoso regista in crisi (Servillo). Un film interpretato da attori straordinari perfettamente calati nei due nei ruoli maschili. Bentivoglio è capace di rendere al meglio la crisi di un grande amante ancora attratto dalle giovani donne ma che si sente a disagio di fronte ai giovani e teme il ridicolo. Servillo dà vita a un carattere di regista arrogante e presuntuoso, egoista e senza amici, che va in crisi per amore, soprattutto perché non si sente pronto a cambiare la sua vita e a occuparsi di un figlio a 63 anni. Molto interessanti anche le figure femminili, sia Bianca Panconi, nei panni della fascinosa Marcolina amata con l’inganno da Casanova, che Sara Serraiocco, la Silvia capace con la sua maternità di mandare in crisi il grande regista.

Fotografia che alterna il bianco e nero al colore, usando toni grigi e lividi per la narrazione contemporanea e colorazione anticata per la storia del vecchio Casanova che torna a Venezia. Voce fuori campo poetica e suadente, mai fuori posto, mai invadente.

Salvatores è così bravo da incastonare alla perfezione i due film, come gemme preziose, in sala montaggio, sfumando la parte antica quando si racconta una storia simile in contemporanea. Ingranaggio a scatole cinesi, la prima storia passa la mano alla successiva, lo spettatore resta avvolto dalla magia del cinema che racconta la vita. Abbiamo anche il Festival di Venezia, un brindisi finale tra regista e montatore che festeggiano la vittoria del giovane (e odiato) rivale poco prima della comparsa dal mare lagunare di un amore destinato a cambiare la vita.

Un grande film scritto e diretto da uno dei nostri grandi registi. Girato tra il Veneto e la Lombardia, con finale a Venezia. Non ve lo perdete, se amate il cinema.

. . .

Regia: Gabriele Salvatores. Durata: 90’. Genere: Drammatico. Soggetto: Gabriele Salvatores, per la parte di Casanova racconto di Atrthur Schnitzler (Adelphi). Sceneggiatura: Gabriele Salvatores, Umberto Contarello, Sara Mosetti. Fotografia: Italo Petriccione. Montaggio: Julien Panzarasa. Effetti Speciali: Fabio Traversari, Francesco Pepe. Scenografia: Matteo De Gregori. Trucco: Joan Giacomin, Erika Zamprioli. Produttori: Marco Cohen,  Niccolò Ballarati, Fabrizio Donvito, Francesco Grisi, Benedetto Habib, Daniel Campos Pavoncelli, Giorgia Priolo. Case di Produzione: Indiana Production, Babe Film, Rai Cinema, Edi -Effetti Digitali Italiani. Distribuzione (Italia): 01 Distribuzione. Dati tecnici: B/N – Colore. Paesi di Produzione: Italia, Francia. Interpreti: Toni Servillo (Leo Bernardi), Fabrizio Bentivoglio (Casanova) Sara Serraiocco (Silvia), Natalino Balasso (Gianni), Bianca Panconi (Marcolina), Alessandro Besentini (Olivo), Antonio Catania (Alberto), Sara Bertelà (Amalia), Marco Bonadei (Lorenzo Marino), Elio De Capitani (Marchese Celsi), Angelo Di Genio (Tenente Lorenzi), Riccardo Gamba (imbonitore), Yoon C. Joyce (portiere d’albergo), Walter Lombardi (tecnico domotica), Francesco Villa (uomo al pronto soccorso).

©Futuro Europa® Riproduzione autorizzata citando la fonte. Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

Condividi
precedente

Crisi palestinese, ripercussioni su Europa e Italia

successivo

Cronache dai Palazzi

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *