Italia delle Regioni
Il presidente dei Comuni italiani Anci Antonio Decaro ha scritto ai ministri Valditara, Istruzione e Bernini Università per richiedere un “Incontro urgente per discutere proposte Anci sulla carenza personale”. L’Anci ha da tempo evidenziato la scarsità di personale con titolo di studio idoneo ad insegnare nella scuola dell’infanzia comunale, ed anche nei servizi educativi. “Bisogna intervenire sui percorsi universitari, partendo da un potenziamento dei posti nei corsi di laurea, poi rafforzare le risorse nel post Pnrr”.
Un incontro urgente per discutere delle proposte avanzate da Anci per affrontare la questione della carenza di personale in possesso di titolo di studio idoneo ad insegnare nella scuola dell’infanzia comunale, e di recente anche nei servizi educativi. È quanto chiede il presidente di Anci Antonio Decaro con una missiva inviata ai ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dell’Università Anna Maria Bernini. La lettera evidenzia come previsione degli interventi PNRR, sarà necessario un notevole incremento di personale, in alcuni casi già a partire dall’anno scolastico 2024-2025, che in base ad una stima Anci, si attesterà, a regime, in almeno 47.000 educatori.
Decaro ricorda che l’Associazione ha presentato un pacchetto di proposte, oggetto di incontri tecnici che hanno portato ad un primo incremento di posti nella iscrizione ai corsi universitari, anche se la situazione continua a restare critica per i Comuni necessitando di una veloce soluzione.
Secondo Anci per affrontare la questione in modo strutturale, è necessario intervenire sui percorsi universitari, a partire da un potenziamento dei posti nei corsi di laurea, per soddisfare il fabbisogno sia per il personale docente della scuola dell’infanzia sia per gli educatori dei servizi educativi.
Nello stesso tempo, Decaro sottolinea che, “a fronte dell’ingente investimento PNRR sugli asili nido, sarebbe necessaria una riflessione congiunta circa le risorse che, a partire dal 2026, saranno necessarie per il funzionamento di queste strutture. In particolare, per le spese di personale, che l’Anci stima in circa 760 mln annui per i nuovi posti, al netto del finanziamento del Fondo di solidarietà comunale, destinato ai soli Comuni al di sotto della media del 33% di copertura del servizio”, conclude il presidente Anci.
Sul Fondo per le Politiche giovanili: “Voglio esprimere la mia gratitudine nei confronti del ministro dello Sport Abodi e dei rappresentanti delle Regioni per la collaborazione portata avanti nella assegnazione e ripartizione delle risorse del Fondo per le Politiche giovanili. Tale collaborazione ha permesso di realizzare importanti progetti sui territori dimostrando la reale capacità di spesa delle amministrazioni comunali”. Lo ha sottolineato il vicepresidente vicario dell’Associazione dei Comuni Italiani, Roberto Pella, commentando l’intesa espressa dall’Anci in Conferenza Unificata sul riparto 2023 del Fondo per le Politiche giovanili: ai Comuni e alle Città metropolitane sono state assegnati 18.289.550 euro per i quali l’Associazione dovrà predisporre una proposta di azioni e siglare un accordo attuativo con il Dipartimento per le Politiche giovanili.
“L’intesa – ha proseguito Pella – conferma il valore della collaborazione istituzionale sul fronte delle politiche giovanili e dello Sport, secondo una scelta che Anci sta portando avanti da anni consapevole dell’importanza dei giovani per il futuro del nostro Paese”.
Lo stesso vicepresidente vicario ha espresso soddisfazione sull’intesa raggiunta in merito allo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione sulle borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie: “Siamo grati al ministro Valditara per l’attenzione dimostrata su questo tema, il sostegno alle fasce sociali più deboli e il riconoscimento del merito sono temi che come Associazioni ci vedono impegnati da tempo, e lo dimostra il sostegno da subito a questo provvedimento che accogliamo con grande favore”.
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