Rassegna stampa estera

La stampa estera, contrariamente a quello che si potesse pensare, non sembra essere rimasta colpita più di tanto dalle intemperanze dei nostri parlamentari. E per fortuna. Se si è parlato del generale “grido di protesta” sollevato dallo “scherzo sessista” lanciato sul Blog di Grillo, Pierre de Gasquet su Les Echos analizza come la “tattica dell’inciviltà e dell’ostruzionismo” sembri essere “vincente” comunque per il Movimento pentastellato. Quello che colpisce è lo spazio dato al problema immigrazione clandestina. Continuano i salvataggi in mare, ai quali noi sembriamo assuefatti, ma per la soluzione dei quali ci hanno lasciati soli. All’estero se ne parla; ma soluzioni? Si è scritto molto anche della “denuncia” della Corte dei Conti nei confronti delle Agenzie di Rating, che ha scatenato diverse battute ironiche da parte degli opinionisti stranieri. Notizia che andrebbe ridimensionata visto che si è solo aperta un’istruttoria, che sta per ora lì, ferma, e che quest’istruttoria l’ha chiesta il Procuratore regionale del Lazio, creando qualche tensione all’interno della Corte. Ma anche l’appello di Squinzi a Letta sulle riforme non è sfuggito alla stampa cinese.

RFI scrive il 3 Febbraio: “Un messaggio sessista, postato sulla pagina Facebook del leader del M5S, indirizzato alla Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha messo in subbuglio la classe politica italiana. E Beppe Grillo non è nuovo a questi giochetti” (…)”La risposta dell’interessata a questo torrente di ingiurie è senza appello: i deputati del M5S non sanno utilizzare gli strumenti democratici a loro disposizione. C’è gente che lavora seriamente in Parlamento. Questo tipo genere di cose si vedono solo nelle dittature, questo fa riflettere” (…)  (RFI, Une blague sexiste du Mouvement 5 étoiles provoque un tollé en Italie, 3 Febbraio 2014).

Pierre de Gasquet titola il suo pezzo: Beppe Grillo, ou la tactique du ‘bordel ambiant’ en Italie. Il giornalista spiega come “malgrado le reazioni offuscate della stampa italiana, la strategia di ostruzionismo e di inciviltà sistematica del Movimento di Beppe Grillo sia ancora lontana dal penalizzarlo dai sondaggi” (…) “Urla nell’emiciclo, richiesta di impeachment per l’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, propositi sessisti indirizzati alle deputate del Partito Democratico: i parlamentari del M5S di Bebbe Grillo hanno cominciato da qualche giorno una guerriglia mediatica che ha suscitato molte reazioni nella Penisola (…) Paradossalmente, la tattica del ‘casino di sottofondo’ non sembra andare a discapito della popolarità del movimento ‘populista’ che ricusa ancora questa etichetta (…) Secondo gli ultimi sondaggi – malgrado i comunicati sotto tono del Quirinale e gli editoriali indignati di gran parte della stampa italiana – non è detto che i parlamentari del M5S, alle europee del 25 Maggio, vengano necessariamente penalizzati dalle loro manifestazioni d’inciviltà e volgarità”. (Pierre de Gasquet, Les Echos, 3 Febbraio 2014)

Vero grande problema è l’immigrazione clandestina. Guy Dinmore sul Financial Times del 6 Febbraio parla della “nuova ondata di migranti africani”  salvati nelle ultime ore. “L’Italia sta affrontando una nuova ondata di arrivi di migranti che affrontano la pericolosa traversata dal Nord Africa, con un record di 1123 persone salvate, solo nelle ultime 24 ore, da gommoni e da un barcone semi affondati” (…) Il vice Ministro dell’Interno Filippo Bubbico, ha dichiarato durante un’audizione in Parlamento che l’Italia aveva accolto un ‘massiccio flusso di migranti’ lo scorso anno, con almeno 43mila arrivi sulle coste, ossia quattro volte i numeri del 2012.” (…) (G. Dinmore, Italy faces fresh wave of boat migrants from north Africa, Financial Times, 6 Febbraio 2014)

Elliot Hannon, scrive su Slate: “La marina italiana ha detto di aver salvato giovedì più di 1100 migranti che tentavano di raggiungere il Paese attraversando il Mediterraneo su piccole imbarcazioni. L’Italia è il primo obiettivo da raggiungere per quei migranti che tentano di arrivare in Europa.” (…) (E. Hannon, Italian Navy RescuesMore Than 1000 African Immigrants at Sea, Slate, 6 Febbraio 2014)

Parla di “chiave di accesso” verso l’Europa anche il Nigerian Bulletin del 6 Febbraio e la NCA, News Channel Africa, scrive delle lamentele dell’Italia sulla questione del flusso di migranti. Ma nessuno propone cosa fare per risolvere la questione.

Corte dei Conti vs Agenzie di Rating. Sebastien Seibt titola il reportage per France24 L’Italie regrette que les agences de notation boudent la ‘Dolce Vita’  e scrive “Perché le Agenzie di rating non hanno tenuto conto del Colosseo, della letteratura italiana e anche dei Paesaggi italiani per valutare il Paese? Un pregiudizio che la Corte dei Conti italiana stima possa costare 234 miliardi di euro” (…) La somma che potrebbe essere richiesta dalla Corte sarebbe la più alta mai pretesa da un Paese come risarcimento di potenziali danni causati dalle azioni delle Agenzie di rating. La Corte dei Conti deciderà il 19 Febbraio se proseguire o meno l’azione giudiziaria” (…)  Le Agenzie ricusano qualsiasi accusa della Corte dei Conti. S&P giudica le accuse ‘frivole e senza merito’. Moody’s non la prende sul serio. Mentre Fitch assicura aver agito nei termini di legge”. (…) (S. Seibt, F24, 6 Febbraio 2014)

Gli articoli anche qui si sprecano. Molta malizia sulla stampa anglofona, accuse di “credit blasting” su quella francese. Fatto sta che nessuno ci crede veramente. (Ryan Littlestone, Forex Live; Matt levine, Bloomberg; Bruna Basini, leJDD)

Due parole su un articolo apparso su China.org.cn dove si riporta l’appello degli imprenditori italiani a Letta affinché le riforme economiche vengano effettuate. “Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, principale federazione degli imprenditori italiani, ha fatto appello al Governo del Primo Ministro Letta ad attuare le riforme economiche diventate imperative in Italia viste le nuove statistiche che mostrano una ripresa leggera ma difficile” (…) “Negli ultimi giorni il Presidente di Confindustria a dichiarato a più riprese che continuava a percepire viva preoccupazione e un sentimento di disperazione nel mondo dell’imprenditoria italiana, perché il Paese è sottoposto ad una forte pressione fiscale in un contesto di calo delle entrate e dei consumi” (…) ( Xinhua per China.org, Les entrepreneurs italiens reclament des riforme économiques,  7 Febbraio 2014)

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