Patty Hearst e l’Esercito di Liberazione Symbionese
Tra le tante vicende che trovano la loro origine negli Anni Sessanta, nei conflitti sociali che ne scaturirono e nei movimenti anche violenti che vi affondavano le radici, una tra quelle più particolari è quella legata all’Esercito di Liberazione Symbionese e al rapimento dell’erede di un impero milionario dell’informazione, Patty Hearst, che si trasformò essa stessa in una terrorista. L’episodio avvenne esattamente cinquant’anni fa, il 4 febbraio 1974.
Le “Forze Federate Unite dell’Esercito di Liberazione Simbionese (comunemente chiamate SLA) erano una piccola organizzazione militante americana di estrema sinistra attiva tra il 1973 e il 1975; affermavano di essere un movimento d’avanguardia.
Lo SLA nasce da persone che si erano incontrate durante i programmi di recupero dei detenuti sostenuti da gruppi di attivisti nella prigione di Vacaville, a circa 45 miglia da Berkeley; università fertile per le ideologie di sinistra del momento. Studenti volontari reclutati principalmente dal professore Colston Westbrook nei suoi corsi di linguistica afroamericana, furono incoraggiati a condurre attività di sensibilizzazione dei detenuti.
Il programma venne avviato nel 1969 da detenuti neri e prevedeva che gli universitari aiutassero i detenuti per prepararli alla vita dopo la prigione. Tuttavia, più che la rieducazione, il risultato fu quello di sensibilizzare la creazione di un movimento di guerriglia urbana in stile sudamericano, simile al movimento Tupamaros in Uruguay infarcito da contaminazioni maoiste.
Nel loro manifesto “Dichiarazione di guerra rivoluzionaria dell’Esercito di liberazione simbionese e programma simbionese”, i co-fondatori Donald DeFreeze e Patricia “Mizmoon” Soltysik scrivevano: Il nome “simbionese” deriva dalla parola simbiosi e ne definiamo il significato come un corpo di corpi e organismi dissimili che vivono in profonda e amorevole armonia e collaborazione nel migliore interesse di tutti all’interno del corpo. Cercavano una forma di simbiosi politica inclusiva di tutte le lotte di sinistra: femminista, antirazzista, anticapitalista e altre. Dichiaravano di cercare un’unione di tutte le razze, i generi e le età per combattere insieme in un fronte unito di sinistra e vivere insieme pacificamente.
Un bel programma ma che mal si concilia con le loro azioni. Il 6 novembre 1973, a Oakland, due membri dello SLA uccisero il sovrintendente scolastico Marcus Foster e ferirono gravemente il suo vice, Robert Blackburn, con proiettili a punta cava usati pieni di cianuro. Foster venne “condannato” per un presunto piano di introdurre carte d’identità nelle scuole di Oakland, definito fascista dai “guerriglieri”.
Dopo l’arresto di due dei loro leader, gli altri membri del gruppo pensarono che un rapimento fosse la soluzione migliore per indurre le autorità allo scambio di prigionieri e, pertanto, la scelta cadde sull’ereditiera Patty Hearst, studentessa a Berkeley. La scelta della nipote di William era programmata anche per ottenere la massima copertura giornalistica dell’azione.
Dopo che venne rifiutato lo scambio dei prigionieri con l’ostaggio, lo SLA chiese un riscatto agli Hearst, sotto forma di distribuzione di cibo. Il valore del cibo da distribuire era di 4 milioni di dollari per poi raggiungere i 400 milioni. L’operazione venne interrotta per le violenze esplose durante la distribuzione.
Durante la prigionia, la Hearst venne accuratamente indottrinata e aderì al movimento dei suoi sequestratori. Circolano ancora le sue immagini mentre, armata, partecipa a una rapina. Dopo una lunga caccia, molto pubblicizzata sui media, la Hearst fu catturato il 18 settembre 1975, insieme ad altri membri dello SLA. Dopo l’arresto, ha affermato che era stata drogata con l’LSD ed era costretta a prendere parte al raid in banca.
Oggi del defunto SLA, è in vita uno dei fondatori, il verosimile assassino di Foster, Joe Remiro che sta scontando l’ergastolo. Molti membri sono morti in scontri a fuoco con la polizia. Patty Hearst dopo essere stata condannata a sette anni per la sua attività con il gruppo è stata graziata dal presidente Carter e ottenuto l’indulto da Clinton; ha sposato una sua guardia del corpo e hanno due figli.
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