Italia delle Regioni
Il presidente del Cnel Renato Brunetta e il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Massimiliano Fedriga hanno siglato un protocollo d’intesa in diversi ambiti: buone pratiche regionali, giovani e sport, reinserimento detenuti, cooperazione internazionale. Il protocollo è finalizzato, tra l’altro, a valorizzare la collaborazione fra i due organismi per la promozione di studi, ricerche ed approfondimenti con specifico riferimento ad ambiti ritenuti concordemente prioritari.
Tra gli obiettivi vi è quello di valorizzare le eccellenze delle pubbliche amministrazioni regionali nelle diverse tipologie dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese, prevedendo anche un premio speciale per le buone pratiche a livello regionale. Vi è poi l’obiettivo, in linea con l’accordo tra Cnel e Ministro per lo Sport e i Giovani, di favorire la partecipazione delle nuove generazioni ai processi decisionali locali, nonché promuovere una loro migliore qualità della vita attraverso l’attività sportiva. Altro tema è il reinserimento sociale dei detenuti. Con riferimento all’accordo siglato dal Cnel con il Ministero della Giustizia, è prevista la strutturazione di un modello organizzativo diffuso sul territorio nazionale per alimentare il valore rieducativo della pena e per dare centralità al percorso formazione/lavoro, quale strumento di contrasto e prevenzione del fenomeno della recidiva.
Per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome assicurerà la propria partecipazione all’ONC (Organismo Nazionale di Coordinamento delle Politiche di Integrazione degli stranieri), istituito presso il Cnel.
Infine, con riferimento all’accordo siglato tra Cnel e Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, saranno affrontate le questioni inerenti all’economia e al lavoro rispetto alle relazioni tra i Paesi membri dell’UE, le relazioni con la sponda Sud del Mediterraneo, nonché le politiche per gli italiani all’estero.
“L’accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – dichiara Brunetta – mi rende particolarmente felice, perché ci permette di rafforzare la nostra azione in una dimensione territoriale. I corpi intermedi, che nel Cnel hanno la loro rappresentanza, sono tessuti sociali articolati sui territori ed è quindi fondamentale poter attivare e valorizzare ogni nodo, ogni diramazione di questa vasta e ricca rete. L’intesa di oggi ci darà un grande aiuto in tal senso. Tutto il mio ringraziamento, quindi, a Massimiliano Fedriga per questa collaborazione, che farà bene al Cnel, farà bene a Regioni e Province Autonome e farà bene al Paese”.
“Si apre una fase nuova nei rapporti tra il Cnel e la Conferenza delle Regioni – dichiara Massimiliano Fedriga – di costruzione e condivisione di tutta una serie di progetti. In evidenza la comunicazione sulle eccellenze e le buone pratiche regionali che potenziano l’offerta dei servizi che interessano il territorio. Si condivide così un modello concreto di futuro, di partecipazione civile e interistituzionale da sviluppare anche sui temi del lavoro e dell’integrazione, di una migliore cooperazione europea e di relazioni internazionali”.
Le regioni italiane sono state audite per l’attuazione del federalismo fiscale. In Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale si è svolta l‘8 febbraio scorso l’Audizione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. È intervenuto il Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, Marco Alparone (Vice Presidente Regione Lombardia), evidenziando come “i livelli essenziali delle prestazioni sono fondamentali, ma è anche vero che sono solo una parte dell’attuazione del Federalismo fiscale. Altrettanto fondamentale – rileva Alparone – sarà la fiscalizzazione dei trasferimenti in tributi e compartecipazioni, non riconducibili alla semplice rideterminazione come trasferimenti “mascherati”.
“Senza l’autonomia finanziaria, che implica anche responsabilità di spesa come previsto dall’articolo 119 della Costituzione, non cambierebbe nulla nei rapporti fra Stato e Regioni. Quindi per l’attuazione del federalismo fiscale serve una vera autonomia finanziaria – aggiunge Alparone – con regole nuove che siano di garanzia anche del sistema perequativo di prestazioni e infrastrutturale”.
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