Rapporto GEM Italia

Secondo il Rapporto GEM Italia 2023-2024 (Global Entrepreneurship Monitor) nel nostro Paese è bassa l’attività di intrapreneurship, cioè il coinvolgimento dei dipendenti nello sviluppo di nuove attività all’interno di imprese e organizzazioni.

I motivi sono diversi; sicuramente ci sono i fattori soggettivi tipo minore propensione al rischio perché, da una parte, è vero che l’italiano è imprenditore nel DNA ma è anche vero che allo stesso tempo la certezza del posto fisso è una grande attrattiva. Anche se ormai ne sono rimasti pochi di veri posti fissi.

Poi come farci mancare carenze normative e regolamentari. Si fanno leggi e decreti per ogni luogo e ogni lago poi però cose davvero utili – fino a che non diventano utili a soggetti specifici – vengono tralasciati.

Esco dal contesto per spiegare meglio questo fatto; qualche anno fa chi come me è amante degli animali, comprava il vaccino per cani e gatti in farmacia e la fialetta costava circa 4 euro. Poi all’improvviso non è stato più possibile; il vaccino lo fa solo il veterinario con costo minimo di 50 euro a bestiolina. Ecco si vede che la lobby dei veterinari ha spinto e rispinto e rispinto e zac fatta la legge.

Per tornare all’imprenditoria sarebbe sicuramente importante riprendere il tema della formazione all’imprenditorialità che è segnalato dagli esperti fra i fattori di maggiore debolezza del nostro Paese.

Se si leggono i dati di altri Paesi europei si evidenzia un basso livello di propensione imprenditoriale nelle fasce di età sopra  i  45  anni. Questo è un dato negativo perché evidenzia che non ci sono politiche adatte al fenomeno dell’invecchiamento della popolazione; a tale proposito si è coniata una nuova parola che evidenzia ciò: silver entrepreneurship.

È stato anche messo in evidenza come un fattore che influenza in modo negativo la crescita imprenditoriale è il livello di istruzione. La bassa percentuale di laureati nella popolazione adulta potrebbe contribuire a spiegare la bassa propensione imprenditoriale nel nostro Paese. E naturalmente salta all’occhio Il gap di genere che è più elevato  nel  nostro  Paese  rispetto alla media.

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