Italia delle Regioni
La Riforma dell’autonomia differenziata delle Regioni Italiane, questi i caratteri generali. Il disegno di legge A.C. 1665 reca “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma della Costituzione”.
In particolare, il provvedimento, già approvato dal Senato che ha apportato al disegno di legge iniziale presentato dal Governo consistenti modifiche, e passato alla Camera provvede alla definizione dei principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, e per la modifica e la revoca delle stesse, nonché delle modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione, nel rispetto delle prerogative e dei regolamenti parlamentari.
L’esame, in sede referente, del disegno di legge è stato avviato il 14 febbraio 2024 presso la Commissione Affari costituzionali. È stato svolto un ciclo di audizioni informali che si è concluso nella seduta del 10 aprile. La Commissione ha concluso l’esame in sede referente nella seduta del 27 aprile 2024, conferendo ai relatori il mandato a riferire favorevolmente all’Assemblea sul provvedimento, nel testo identico a quello trasmesso dal Senato.
Queste le materie rispetto alle quali può essere esercitata l’autonomia differenziata.
È stabilito che, nelle materie di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, i LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni) sono determinati nelle materie o negli ambiti di materie seguenti: organizzazione della giustizia di pace; norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali.
Il principio di fondo, dunque, è che il trasferimento di risorse debba avvenire solo a seguito della determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni LEP. È inoltre stabilito che il trasferimento delle funzioni, con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie, può essere effettuato nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente.
L’articolo 5 contiene invece disposizioni di principio relative all’attribuzione delle risorse finanziarie, umane e strumentali necessarie. Tali risorse devono essere stabilite da una Commissione paritetica Stato-Regione, composta da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, un rappresentante del Ministro dell’economia e delle finanze e un rappresentante per ciascuna delle amministrazioni competenti e, per la Regione interessata, dai corrispondenti rappresentanti regionali. Inoltre, lo Stato, nell’ipotesi in cui ricorrano motivate ragioni a tutela della coesione e della solidarietà sociale, conseguenti alla mancata osservanza, da parte della Regione, dei LEP, dispone la cessazione integrale o parziale dell’intesa, che è deliberata con legge a maggioranza assoluta delle Camere.
Dalla lettura della disposizione in esame risulta evidente che la garanzia effettiva dei LEP risulterà elemento centrale nella valutazione del fallimento o del successo dell’autonomia differenziata.
Le finalità del provvedimento – Il provvedimento si compone di 11 articoli. In premessa, sono individuate le finalità dell’intervento legislativo (articolo 1), tra cui si richiamano: il rispetto dell’unità nazionale e il fine di rimuovere discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali sul territorio; il rispetto dei principi di unità giuridica ed economica, di coesione economica, sociale e territoriale, anche con riferimento all’insularità, nonché dei princìpi di indivisibilità e autonomia; l’attuazione del principio di decentramento amministrativo; il fine di favorire la semplificazione e l’accelerazione delle procedure, la responsabilità, la trasparenza e la distribuzione delle competenze idonea ad assicurare il pieno rispetto dei princìpi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza di cui all’articolo 118 della Costituzione, nonché del principio solidaristico di cui agli articoli 2 e 5 della Costituzione.
Inoltre, si stabilisce in principio che l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme di autonomia, con riguardo a materie o ambiti di materie riferibili ai diritti civili e sociali che devono essere garantiti equamente su tutto il territorio nazionale, è consentita subordinatamente alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all’articolo 117, primo comma, lettera M, della Costituzione (LEP), ivi inclusi quelli connessi alle funzioni fondamentali degli enti locali, e nel rispetto dei principi sanciti dall’articolo 119 della Costituzione. Tali livelli indicano la soglia costituzionalmente necessaria e costituiscono il nucleo invalicabile per rendere effettivi i predetti diritti su tutto il territorio nazionale e per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale.
Il Vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella: “Il Presidente della Repubblica ha sottolineato ancora una volta, ricevendo gli atleti azzurri in partenza per i Giochi olimpici e Paralimpici di Parigi, la centralità dello sport e l’importanza per tutta la società dei valori che lo accompagnano. Per questa attenzione costante al mondo dello sport il presidente Mattarella va sempre ringraziato”. È il commento di Roberto Pella, delegato Anci allo Sport e politiche giovanili e vicepresidente vicario dell’Associazione.
“Gli Europei di atletica, appena conclusi a Roma all’Olimpico, ci hanno regalato grandi risultati ed emozioni, sottolineati dalla presenza del presidente Mattarella che ha voluto assistere, per due giornate, alle gare ed essere così vicino ai nostri atleti. Lo sport – ha proseguito il delegato Anci allo Sport e alle politiche giovanili – si conferma asset centrale per lo sviluppo, la coesione sociale e il senso di comunità nel nostro Paese, ma è anche la testimonianza del sacrificio, dell’impegno, della solidarietà e del lavoro di squadra dei nostri giovani atleti, espressione delle comunità e dei territori dove vivono e si allenano, e che portano sempre con sé. Sono sicuro – ha concluso Pella – che gli Azzurri sapranno fare bene anche alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi. Un grande in bocca al lupo ai nostri ragazzi!”.
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