Europarlamentari tra curiosità e partiti improbabili
Delle Elezioni europee sappiamo oramai tutto, i numeri del Parlamento Europeo, la distribuzione dei seggi e la composizione dei gruppi è più che nota, ma come in tutte le elezioni non mancano le curiosità e gli eletti che mai ti saresti aspettato.
Se in Italia abbiamo visto di tutto nel corso delle legislature passate, da pornostar a ogni tipo di personaggi improbabili, anche l’Europa non si fa mancare le particolarità colorate, e più o meno presentabili, per quanto legittimamente elette. Potremmo iniziare, senza entrare nel merito del caso che sarà appurato dal processo in corso, con il caso di Ilaria Salis, detenuta in attesa di giudizio, ma eletta dall’Alleanza Verdi e Sinistra di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
L’exploit del generale Vannacci, che sottoposto a svariate inchieste per le sue idee omofobe, razziste, nonché uso di fondi pubblici a scopo personale, raccoglie la bellezza di oltre mezzo milione di voti. I voti raccolti da Vannacci, oltre a salvare Salvini (perdonate il gioco di parole), sono l’indice chiaro che in Italia non bisogna mai stupirsi di nulla. Da segnalare il caso del leghista Raffaele Stancanelli: con i suoi 44mila voti ha battuto Vannacci nelle isole, unico candidato a riuscire nell’impresa.
Spostandoci altrove, troviamo uno youtuber cipriota con 2.6 milioni di followers, numero che supera la popolazione dell’isola mediterranea, tale Fidias Panayiotou, autore di una serie di challenge quali “sopravvivere per cinque giorni senza dormire“, “vivere gratis in aeroporto per dieci giorni“, “abbracciare Elon Musk“, il divertimento non mancherà nel nuovo Parlamento.
La Spagna ha inviato a Strasburgo un sivigliano, il signor Luis ‘Alvise Pérez’, il nome del suo partito non lascia dubbi su quali siano i suoi propositi, “Se Acabò la Fiesta” (La Festa è finita). El senor Perez sostiene che la Spagna sia piena di corrotti, criminali, mercenari, pedofili e stupratori, che lui intende perseguire senza pietà. La sua intenzione non è di farli dimettere o scappare, ma il carcere duro è l’unico modo di riportare ordine e pulizia nel paese; non per nulla il logo del suo partito è uno scoiattolo con la maschera del film V for Vendetta.
Interessante il programma del rappresentante del partito dei motociclisti, associato a Oath, l’euroscettico Filip Turek. Il suo motto è la liberazione dei limiti per le motociclette, la riforma del sistema europeo. Al centro di alcune inchieste, senza essere arrivati a incriminazioni formali, per presunte vicinanze, corredate da foto, che l’emulo di Easy Rider definisce umoristiche, che lo raffigurano in abiti nazisti, appare in linea con il vento che spira attualmente in Europa.
Alle elezioni europee abbiamo trovato anche una vasta pletora di partiti (?), che fortunatamente non hanno raggiunto il minimo quorum richiesto per entrare nell’assemblea, pencolanti tra la trovata comica e il degrado culturale per non dire disagio mentale. Gli elettori francesi avevano la possibilità di mettere la loro X accanto al partito Europa democrazia esperanto, che cerca di aggiungere la lingua artificiale, inventata nel 1887, alla lista delle 24 lingue ufficiali del blocco.
Non mancano gli effetti speciali che richiamano il film Cocoon, il Partei für schulmedizinische Verjüngungsforschung (Partito per la ricerca medica sul ringiovanimento) fonda il suo programma sulla ricerca biomedica sul ringiovanimento e sull’arresto del processo di invecchiamento. La promessa della vita eterna si basa sulla volontà di investire 40 miliardi di euro all’anno di fondi europei per dare una “vita sana e illimitata a tutti”, prospettando agli europei la possibilità di vivere per migliaia di anni.
Mai si penserebbe esiste un partito che si presenta chiedendo agli elettori, semplicemente, di non votare, ma la Repubblica Ceca ci sorprende con il partito Non votare per noi, esaltando i vantaggi dell’anarco-capitalismo, una teoria politica libertaria che sostiene la necessità di ridurre la regolamentazione statale per favore la libertà.
I 21 seggi assegnati alla Svezia hanno visto la partecipazione di ben 114 formazioni politiche, senza dubbio spicca il partito Ond Kyckling Partiet (Partito del pollo malvagio). Svante Strokirk, fondatore e capolista del partito, ha dichiarato a Euronews: “In origine il pollo malvagio era una sorta di battuta tra amici, non ricordo esattamente perché, ma poi si è trasformato in una cosa seria.“. Se poi sia davvero una cosa seria, lo decideranno gli elettori e i posteri…
L’Ungheria non è solo Orban, ma da venti anni esiste il Partito del cane a due code, artefice di un programma basato su umorismo e trovate artistiche. La candidata Marietta Le ha dichiarato a Euronews che i Cani a due code “Attirano l’attenzione sui problemi della vita pubblica e della politica, dai marciapiedi rotti alla corruzione, attraverso un pensiero a lungo termine basato sulla comunità. Non abbiamo bisogno di messia, ma di migliaia di persone che spaleranno la merda per rendere questo Paese un posto migliore, ha dichiarato. Siamo un partito divertente e gli altri partiti sono delle barzellette.“.
Ridere per ridere, non poteva mancare un comico, già eletto per due mandati al Parlamento Europeo, e in corsa per il terzo, Martin Sonneborn, rappresentante del Die Partei (Il partito), il suo programma abbraccia vari temi, dalla ricostruzione dell Muro di Berlino al calmieramento dei prezzi di birra e kebab.
Non può mancare la Spagna in questa rassegna di stranezze elettorali, Spagna, che entra in classifica con il partito Escanos en Blanco (Seggi vuoti o in bianco). Una formazione che nella propria homepage presenta un profilattico con la bandiera dell’Ue sullo sfondo e il cui programma elettorale si basa su un solo motto: “Se eletti, i nostri deputati non entreranno in carica.”. Lo scopo è protestare contro le istituzioni spagnole e comunitarie, che secondo i membri di questo partito, non colgono il malcontento del popolo e quindi l’astensionismo resta l’unico modo per protestare.
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