Italia delle Regioni

Intelligenza artificiale in Sanità, le Regioni sono chiamate a guidare questa trasformazione epocale con lungimiranza e investimenti mirati. “Oggi ci troviamo di fronte a una delle più grandi rivoluzioni della nostra era: l’intelligenza artificiale (IA). La sua applicazione in sanità rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare i nostri sistemi sanitari, rendendoli più efficienti, precisi e accessibili. E noi, come istituzioni, abbiamo il dovere di guidare questa trasformazione con saggezza e lungimiranza”. Così Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e presidente del Friuli-Venezia Giulia, a Laboratorio Sanità 20/30 che si è tenuta recentemente a Codroipo, Udine.

“L’intelligenza artificiale – ha aggiunto Fedriga – sta trasformando il modo in cui diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo le malattie. Questo significa diagnosi più precoci e accurate, trattamenti personalizzati e una gestione più efficiente delle risorse sanitarie. L’IA, grazie alle sue potenzialità predittive e generative, può contribuire a ridurre gli errori salvando vite umane e migliorando i risultati sanitari. Inoltre, può aiutare il settore sanitario a sbloccare quel 97% dei dati che attualmente non sono utilizzati, per aiutare i processi decisionali, ottimizzare la gestione delle risorse ospedaliere, migliorare la pianificazione delle attività e l’allocazione delle risorse, riducendo di conseguenza anche i tempi d’attesa. È però fondamentale garantire che le informazioni personali siano protette e utilizzate in modo trasparente e sicuro”.

“Come Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – ha continuato Fedriga – nel mese di dicembre 2023, abbiamo trasmesso al Governo un documento in cui si chiede, tra le altre cose, di attivare investimenti con fondi nazionali che vedano Regioni e Province autonome come soggetti attuatori per rafforzare la capacità amministrativa degli operatori pubblici, anche alla luce della pandemia che ha mostrato un sistema Regioni in grado di reggere e affrontare situazioni di estrema emergenza”.

“L’intelligenza artificiale – ha concluso il presidente Fedriga – rappresenta un motore del cambiamento che può portare benefici straordinari alla nostra sanità. Possiamo e dobbiamo costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e umano, in cui l’IA non sostituisce il tocco umano, ma lo potenzia, migliorando la vita di milioni di persone”.

In ambito ANCI Associazione dei Comuni italiani, Antonio Decaro alla cabina di regia del governo: “Grande contributo dei Comuni all’attuazione del PNRR. I numeri attestano il successo del lavoro dei Comuni per il PNRR. Risultato reso ancora più evidente dalle importanti le opere che sono già terminate”.

Intervenendo ai recenti lavori della Cabina di Regia sul PNRR, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha sottolineato la partecipazione dei Comuni ai risultati fin qui raggiunti. “I dati sullo stato di attuazione del Piano – ha detto Decaro – mostrano come Comuni e Città metropolitane stiano rispettando le scadenze previste e stiano dando un grande contributo all’attuazione di un programma di investimenti così importante per il nostro Paese”.

“Secondo i dati dell’Anac Autorità Anticorruzione – ha aggiunto il presidente dell’Anci – le gare bandite fin qui da Comuni e Città hanno un valore di oltre 34 miliardi di euro e quelle aggiudicate un valore di circa 21 miliardi, considerando anche i 10 miliardi che provengono ora da fondi nazionali diversi dal PNRR. Ma oltre le gare ci sono i cantieri effettivamente aperti: i dati SIOPE attestano che i pagamenti per investimenti comunali per il 2023 corrispondono a 16,3 miliardi, con un incremento del 96% rispetto al 2017. Solo nel primo trimestre del 2024 – ha aggiunto Decaro – i Comuni hanno pagato per investimenti ben 5,8 miliardi, con un ulteriore incremento di 1,4 miliardi rispetto al 2023, cioè +36%”.

“Questi sono i numeri che attestano il successo del lavoro dei Comuni per il PNRR. Risultato reso ancora più evidente – ha concluso il presidente dell’Anci nel suo intervento – dalle importanti le opere che sono già terminate. Invitiamo il governo a visitare insieme ai sindaci alcune delle opere pubbliche che presto saranno messe a disposizione dei cittadini: asili nido, linee tranviarie, quartieri periferici in via di riqualificazione”.

Anci e Libera alleate per promuovere cultura ed iniziative contro le mafie e la corruzione. Don Ciotti: “Il nostro contributo di cittadini ai Comuni, organismi viventi che hanno bisogno del sostegno di tutti”. Decaro: “I Comuni e Libera insieme per avviare percorsi di antimafia sociale. Soprattutto per i più giovani”.

“La firma di questo protocollo è importante perché le città, i paesi e i Comuni sono organismi viventi e per vivere hanno bisogno del contributo di tutti, un contributo dal basso come cittadini più responsabili in ogni momento”. Lo ha detto il presidente di Libera don Luigi Ciotti, intervenendo alla firma del protocollo di intesa che ha sottoscritto oggi a Roma con l’Anci, rappresentata dal suo presidente Antonio Decaro.

“Libera, in quanto associazione di associazioni, vuole richiamare i cittadini a dare il proprio contributo per un cambiamento. Questo – ha evidenziato don Ciotti – è dettato della nostra Costituzione ma è anche un elemento della democrazia, che o è partecipata oppure non è tale. Non dobbiamo essere professionisti della lamentela, ma persone che si assumono la propria parte di responsabilità. Vogliamo collaborare con le istituzioni per fare le cose giuste, e anche essere per loro una spina nel fianco se non fanno ciò che va fatto. Mi fa piacere firmare questo protocollo con i Comuni, elemento fondamentale nella storia del nostro cammino come Paese”, ha concluso.

Tra i miei ultimi atti come Presidente dell’associazione nazionale dei Comuni – ha detto Antonio Decaro – ho voluto firmare un protocollo con Libera per offrire a tutti i Comuni il supporto sul territorio delle associazioni che essa coordina, e per fornire ai miei colleghi sindaci gli strumenti per avviare percorsi di antimafia sociale”.

“Da sindaco – ha aggiunto Decaro – ho imparato che non esistono destini già scritti e non esistono vite già perse. Le istituzioni, insieme alle associazioni come Libera, alle scuole, alle parrocchie, alle associazioni sportive, possono farsi carico del futuro delle comunità a partire dai più giovani”.

“Grazie a don Ciotti – ha concluso Decaro – l’ANCI e LIBERA offriranno ai Comuni un aiuto concreto nelle procedure per il riuso dei beni confiscati, per l’attivazione di sportelli di consulenza per le vittime di mafia e soprattutto sosterranno tutte le iniziative che coinvolgono i giovani del nostro Paese. Sono loro le prede più appetibili per la criminalità ed è di loro che noi ci dobbiamo occupare”.

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