Italia delle Regioni

La montagna al centro dell’impegno delle regioni italiane. Il Coordinatore della Commissione Affari Istituzionali – Politiche della Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Luciano Caveri (Assessore Valle d’Aosta), è stato recentemente audito dalla Prima Commissione del Senato in merito al disegno di legge sulle “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.

Caveri chiede “in primo luogo, un impegno del Governo ad aumentare le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per gli interventi di competenza delle Regioni, quantomeno per un importo pari a quanto attualmente destinato alla copertura delle misure di fiscalità” di cui ai capi III, IV e V del Disegno di legge e che valgono, ad oggi, circa 100 milioni di euro. Si è aggiunta anche la richiesta al Ministero di valutare di notificare la legge ai sensi degli aiuti di Stato, al fine di agevolare l’accesso alle misure di fiscalità anche agli imprenditori agricoli nell’ambito del regime de minimis.

Caveri ha, inoltre, rappresentato la necessità di coinvolgere le Regioni nel processo di elaborazione della Strategia per la montagna italiana (SMI), che deve essere complementare e sinergica alle altre Strategie già presenti o in fase di predisposizione a livello nazionale e regionale, quali la Strategia nazionale per le Aree interne e le Strategie regionali per lo sviluppo sostenibile.

“In qualità di Coordinatore della Commissione Politiche della montagna in seno alla Conferenza delle Regioni” – afferma Caveri nel corso dell’audizione – “rappresento la posizione unitaria delle Regioni su temi che riteniamo essere prioritari. È necessario giungere quanto prima all’approvazione del Disegno di legge, molto atteso dalle Regioni, che consentirà altresì, a stretto giro, di aggiornare l’elenco dei comuni montani sulla base di criteri chiari ed oggettivi, quali l’altimetria o la pendenza, a favore dei quali dirottare le importanti risorse del FOSMIT”.

Le Applicazioni dell’intelligenza artificiale in Sanità. Il presidente della Conferenza delle Regioni italiane Fedriga: “le Regioni chiamate a guidare questa epocale trasformazione con lungimiranza e investimenti mirati”. Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e presidente del Friuli Venezia Giulia, intervenendo a “Laboratorio Sanità 20/30” tenutosi recentemente a Codroipo, Udine: “Oggi ci troviamo di fronte a una delle più grandi rivoluzioni della nostra era: l’intelligenza artificiale (IA). La sua applicazione in sanità rappresenta un’opportunità straordinaria per migliorare i nostri sistemi sanitari, rendendoli più efficienti, precisi e accessibili. E noi, come istituzioni, abbiamo il dovere di guidare questa trasformazione con saggezza e lungimiranza”.

Così “l’intelligenza artificiale – ha aggiunto il presidente delle regioni Fedriga – sta trasformando il modo in cui diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo le malattie. Questo significa diagnosi più precoci e accurate, trattamenti personalizzati e una gestione più efficiente delle risorse sanitarie.

L’IA, grazie alle sue potenzialità predittive e generative, può contribuire a ridurre gli errori salvando vite umane e migliorando i risultati sanitari. Inoltre può aiutare il settore sanitario a sbloccare quel 97% dei dati che attualmente non sono utilizzati, per aiutare i processi decisionali, ottimizzare la gestione delle risorse ospedaliere, migliorare la pianificazione delle attività e l’allocazione delle risorse, riducendo di conseguenza anche i tempi d’attesa. È però fondamentale garantire che le informazioni personali siano protette e utilizzate in modo trasparente e sicuro. Come Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel mese di dicembre 2023, abbiamo trasmesso al Governo un documento in cui si chiede, tra le altre cose, di attivare investimenti con fondi nazionali che vedano Regioni e Province autonome come soggetti attuatori per rafforzare la capacità amministrativa degli operatori pubblici, anche alla luce della pandemia che ha mostrato un sistema Regioni in grado di reggere e affrontare situazioni di estrema emergenza”.

“L’intelligenza artificiale – ha concluso Fedriga – rappresenta un motore del cambiamento che può portare benefici straordinari alla nostra sanità. Possiamo e dobbiamo costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e umano, in cui l’IA non sostituisce il tocco umano, ma lo potenzia, migliorando la vita di milioni di persone”.

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