Berlinguer ti voglio bene (Film, 1977)

Giuseppe Bertolucci (1947-2012), fratello di Bernardo e figlio del poeta Attilio, è stato un buon regista e sceneggiatore, grande amico di Roberto Benigni, segna il suo esordio cinematografico nel surreale e trasgressivo Berlinguer ti voglio bene. Abbiamo rivisto questa pellicola in tempi recenti (2024) per gustare ancora le trovate di Mario Cioni, muratore di Vergaio che passa il tempo con gli amici (Monni, Pachi, Fratini) ed è alla disperata ricerca di una donna, mentre vive con la mamma (Valli) dopo la morte del babbo.

Il film è incentrato su una serie di vicissitudini grottesche, si comincia con Cioni convinto dagli amici che la sua mamma è morta, si prosegue con la conoscenza di una possibile fidanzata, si va avanti con Bozzone (Monni) che si mette insieme alla mamma del Cioni, infine lo sconforto cattura il ragazzo quando si accorge che il numero telefonico di una spasimante che avrebbe voluto chiamare è stato cancellato dalla saliva di Bozzone.

I luoghi reali dove viene girato il film vengono immortalati al termine della storia, grazie all’edizione restaurata. Ricordiamo le case del popolo di Vergaio, Galciana, Quarrata, San Pietro a Ponti, che ancora esistevano, oggi sono tutte scomparse. Il centro commerciale di Pratilia è il cantiere dove lavorano Cioni, Bozzone, Gnorante e Buio; la chiesa è la parrocchia di Tobbiana; il casolare dove Cioni vive con la madre è dalle parti del casello autostradale di Prato; il cinema dove comincia la storia è il Mokambo di Grignano; altre scene sono state girate a Iolo, Baciocavallo, Santa Lucia, Mezzana.

Film scritto e sceneggiato da Bertolucci e Benigni, ricco di trovate surreali e di episodi comici che sono diventati cult, come l’incipit al cinema, con una carrellata sui flani dei film porno ed erotici che andavano di moda nel periodo storico. Molte le scene di culto. Benigni ripreso con un carrello interminabile, disperato per la presunta morte della madre, pronuncia improperi irripetibili (non sono bestemmie) mentre cammina lungo i campi fino a un sottopasso dove si addormenta. Il dibattito alla casa del popolo sul tema: Pole la donna permettesi di pareggia’ coll’omo? E le risposte variegate che si susseguono, indimenticabile: La donna, la donna, la donna … o l’omo?. La possibile fidanzata – claudicante e con una gamba di legno – presentata dalla madre a Mario, tormentata intorno al tavolino, fino a farle venire una crisi di nervi.

Girato in meno di un mese nella zona di Prato, purtroppo vietato (causa turpiloquio) ai minori di anni diciotto, quindi privato del suo pubblico di riferimento, persino io che – come molti miei coetanei toscani – amavo Benigni, nel 1977 avevo 16 anni e non potevo entrare in sala. Un film maledetto, rivisto solo il 4 marzo 2024, su La 7, al termine della trasmissione di Corrado Augias, La torre di Babele, con il commento dell’attore. Purtroppo, abbiamo visto la versione accorciata di circa cinque minuti, quella che ha portato il divieto ai minori di anni 14 e che limita lo sproloquio campestre di Benigni. Si tratta della prima fase della carriera del comico pratese, quella basata sulla parolaccia toscana, sulla fisicità e sull’espressività stralunata e grottesca, da Televacca al Papocchio di Arbore, passando per le surreali recensioni di cinema de L’altra domenica. Tempi in cui si poteva trasgredire, rischiando persino la non distribuzione di un film, che venne tirato fuori dal cassetto – sforbiciato – nel 1988 per una nuova edizione da far vedere senza limiti di età. Visto quel che passa il convento, sarebbe auspicabile la visione di Berlinguer ti voglio bene da parte di un pubblico giovane. Rivisto con piacere, pur se trasmesso in orario poco accessibile.

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Regia: Giuseppe Bertolucci. Soggetto e Sceneggiatura: Giuseppe Bertolucci, Roberto Benigni. Fotografia: Renato Tafuri. Montaggio: Gabriella Cristiani, Franco Arcalli (supervisore). Musiche: Pier Farri, Gianfranco Coletta. Scenografia: Maria Paola Maino. Produttori: Gianni Minervini, Antonio Avati. Casa di Produzione: A. M. A. Film. Distribuzione (Italia): Euro International Film. Paese di Produzione: Italia, 1977. Durata: 90’. Genere: Commedia, Grottesco. Interpreti: Roberto Benigni (Mario Cioni), Alida Valli (madre di Mario), Carlo Monni (Bozzone), Mario Pachi (Gnorante), Maresco Fratini (Buio), Giovanni Nannini (don Valdemaro), Sergio Forconi (compagno Vladimiro Tesoroni), Franco Fanigliulo (cantante di Romeo e Los Gringos), Luigi Benigni (Martini), Chiara Moretti (ragazza nella casa del popolo), Rosanna Benvenuto (figlia claudicante di Martini).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog La Cineteca di Caino”]

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