Che vinca il migliore…

Meno male che ci sono le Olimpiadi a distrarci. In questo agosto dove la guerra la fa da padrona con prepotenza almeno ci consoliamo un po’. È successo tutto o quasi. Non ritorno sulla cerimonia di apertura perché se ne è parlato troppo. Era brutta e basta e anche il tempo ha detto la sua; il più divertente, secondo me, è stato il grande Puffo nudo con la panzetta che voleva sembrare Bacco, je crois, poi brutte pagine di sport: il pugilato ad esempio.

L’uomo pratica il combattimento con le mani da millenni: i primi incontri sportivi di pugilato vengono fatti risalire al III millennio a.C., in Medio Oriente. Le prime regole ufficiali di questo sport, invece, risalgono al 688 a.C., quando nell’Antica Grecia si disputarono i giochi olimpici antichi. Quindi, direi che nell’epoca moderna potrebbe anche bastare e quindi smetterla di menarsi e farsi male.

Poi maschio-femmina e cromosomi vari: ma che palle aggiungo. Ma perché si deve complicare tutto? Perché i pugili donna sembrano tutte uomini? Ma questa storia non può finire? E quella piange, poi quell’altro tira fuori che all’asilo aveva il pisello più lungo del suo e invece No è una donna.

Ma anche basta. Ma voi donne perché volete imitare i maschi e darvele di santa ragione? Non ne prendete abbastanza nella vita di tutti i giorni? Boh.

Per fortuna poi si palesano gli eroi. Il normale tiratore turco che asfalta i millennial e dall’alto dei suoi banali gesti conquista l’argento con la mano in tasca: e su tutti il più illustre membro del team francese: l’uomo dal pisello d’oro con una carriera sportiva alle spalle ma una di divo del porno davanti.

Meno male che ci sono loro in mezzo alle discussioni sui cromosomi e i topi della Senna. Con buona pace di De Coubertin.

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