UE, nuove regole a tutela dei camionisti

Fin dal 2020 gli eurodeputati hanno iniziato a introdurre nuove norme per il trasporto su strada, all’interno del pacchetto mobilità. Il pacchetto che riguarda i camionisti, volto a migliorarne le condizioni di ita, comprende tre elementi chiave: un’applicazione migliore delle regole sul cabotaggio, distacco dei conducenti e tempi di riposo minimi. L’UE prevede già norme che regolamentano questi aspetti, ma ci sono lacune nella legislazione attuale, che viene applicata in modo diverso dagli stati membri, un problema che le nuove norme vogliono superare standardizzando il tutto in un quadro normativo chiaro e comune per il settore del trasporto su strada. Le nuove regole mirano a prevenire approcci nazionali diversi e garantire che i conducenti ricevano una remunerazione equa. Le nuove norme sul distacco saranno applicate a cabotaggio, operazioni di traporto internazionale (eccetto il transito) e operazioni di trasporto bilaterali (cioè, il trasporto dal paese dove è stabilita l’impresa verso un altro paese e viceversa).

Il nuovo tachigrafo digitale previsto è uno strumento che registra tutte le attività di un veicolo, come distanza percorsa, velocità, tempi di guida e di riposo del conducente e sarà obbligatorio installarlo su tutti i veicoli industriali con un peso superiore a 3,5 tonnellate. Per aiutare a individuare violazioni delle norme, saranno distribuiti tachigrafi intelligenti, che registrano gli attraversamenti di confine e altre attività. Secondo il nuovo regolamento, i conducenti godranno di migliori condizioni di riposo e avranno diritto a passare più tempo a casa. Ad esempio, un riposo settimanale di oltre 45 ore non può essere effettuato in un veicolo, ma in un alloggio con servizi adeguati e pagato dal datore di lavoro. Il lavoro dovrebbe essere organizzato in modo tale da ridurre i periodi di assenza da casa per i conducenti. Data la natura del trasporto stradale, occorre rafforzare l’applicazione delle norme del settore per raggiungere un equilibrio tra la libertà degli operatori di fornire servizi transfrontalieri e condizioni di lavoro e protezione sociale adeguate per i conducenti. Diversamente da altri settori, in genere i conducenti sono inviati in altri paesi tramite contratti di servizi per brevi periodi di tempo. Le norme esistenti in materia di distacco sono attuate in modo diverso e non coordinato dai paesi dell’UE. I lavoratori distaccati sono inviati dal datore di lavoro a prestare servizio in un altro stato membro in via temporanea, nell’ambito di un contratto di servizi, in un distacco infragruppo o un contratto di assunzione tramite agenzia interinale. A differenza dei lavoratori mobili, i lavoratori distaccati restano nel paese ospite temporaneamente e non entrano a far parte del mercato del lavoro del paese. Il settore del trasporto su strada è caratterizzato da una forza lavoro altamente mobile.

Si è intervenuti anche sul problema del cabotaggio, quello che avviene quando un camion straniero effettua consegne nazionali sul territorio di un altro paese dell’UE, subito dopo una consegna internazionale da un altro paese. Il cabotaggio aiuta a ridurre i viaggi a vuoto e risparmiare carburante ed è stato introdotto per la prima volta nel 1990 tramite quote. Le norme UE che consentono tre operazioni di cabotaggio in un periodo di sette giorni dalla consegna internazionale rimangono invariate. Per evitare il ‘cabotaggio sistematico’, le nuove norme introducono un periodo di pausa di 4 giorni prima di poter effettuare il cabotaggio nello stesso paese con lo stesso veicolo. Nel 2017 quasi metà del cabotaggio dell’UE ha avuto luogo in Germania, mentre quasi il 40% è stato effettuato da autotrasportatori polacchi.

Per evitare che gli autotrasportatori usino società di comodo, aziende registrate in un paese, ma che svolgono attività commerciali in un altro paese UE. Una società di comodo viene stabilita per eludere le obbligazioni legali che riguardano tassazione, sicurezza sociale, imposta sul valore aggiunto e salario. Si tratta di società illegali, che difficilmente vengono individuate, perché la maggior parte dei paesi membri non hanno una definizione giuridica o operativa di società di comodo. Queste attività falsano la concorrenza, e migliorare le condizioni d’impiego dei conducenti, le nuove norme richiederanno alle imprese di trasporto di svolgere attività sostanziali nel paese membro in cui sono registrate. Le norme introdurranno anche l’obbligo per i conducenti di ritornare alla sede operativa dell’impresa di trasporto ogni otto settimane e saranno estese agli operatori di trasporto che usano veicoli commerciali leggeri oltre le 2,5 tonnellate, che dovranno installare il tachigrafo.

Non secondario è il problema della carenza di autisti (stimata in 600.000 unità) per i veicoli di trasporto su strada, compresi gli autobus, si è mossa la Commissione Europea per intervenire a livello comunitario sulle norme volte a conseguire le patenti superiori. Per farlo, ha presentato al Parlamento Europeo una proposta di Direttiva, che è stata esaminata dalla Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento (Tran). Il 7 dicembre 2023, la Commissione ha espresso la sua posizione, che servirà come base per la discussione e l’approvazione in Aula nella sessione plenaria di gennaio 2024. La validità delle patenti per motociclette, automobili e trattori sarà portata a 15 anni, mentre quella per veicoli industriali e autobus resterà di cinque anni. Al momento del rilascio e del rinnovo saranno obbligatori alcuni controlli sanitari. Per conseguire la patente, la formazione e i test dovranno riguardare anche la consapevolezza dei rischi per gli utenti vulnerabili, come pedoni, ciclisti e utenti di scooter elettrici e biciclette elettriche; comprendendo l’uso sicuro del telefono durante la guida, la guida in condizioni di neve e scivolose, i rischi degli angoli ciechi, i sistemi di assistenza alla guida e l’uso del veicolo in relazione all’ambiente e alle emissioni. Per i neopatentati ci sarà un periodo di prova di due anni, che prevederà alcune restrizioni, come sanzioni più severe per guida non sicura e limite di alcol fino a 0,2 g/l. Sarà permesso agli Stati di rilasciare una patente di guida digitale, disponibile su un telefono cellulare e pienamente equivalente alla patente di guida fisica.

Anche la transizione ecologica rientra nelle nuove norme relative al trasporto su strada, e il Consiglio Europeo ha deliberato in materia, ampliando l’ambito di applicazione del regolamento esistente per far sì che quasi tutti i veicoli pesanti nuovi con emissioni di CO₂ certificate, compresi gli autocarri più piccoli, gli autobus urbani, i pullman e i rimorchi, siano soggetti agli obiettivi di riduzione delle emissioni. Le norme aggiornate ridurranno ulteriormente le emissioni di CO₂ del trasporto su strada e introdurranno nuovi obiettivi per il 2030, il 2035 e il 2040. Norme più severe in materia di emissioni di CO₂ contribuiranno all’aumento della quota di veicoli a emissioni zero sul parco totale di veicoli pesanti in tutta l’UE, garantendo al contempo il mantenimento e il rafforzamento dell’innovazione e della competitività del settore. Il regolamento stabilisce inoltre i seguenti nuovi obiettivi: una riduzione delle emissioni del 45% a partire dal 2030 (valore aumentato rispetto al precedente 30%); una riduzione delle emissioni del 65% a partire dal 2035; una riduzione delle emissioni del 90% a partire dal 2040. Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri medi, agli autocarri pesanti che superano le 7,5 tonnellate e ai pullman, oltre che ai corrispondenti veicoli professionali a partire dal 2035. Le nuove norme introducono un obiettivo del 100% di autobus urbani nuovi a emissioni zero entro il 2035, con un obiettivo intermedio del 90% per questa categoria entro il 2030. Gli autobus interurbani saranno esentati da tale obiettivo, in quanto saranno considerati come pullman ai fini della misurazione della riduzione delle emissioni.

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