San Gennaro, aiutalo tu…
Ditemi che la tipa che ha confessato di aver fatto una cosa a tre con Genny è una che voleva fare una battuta, vi prego. Però prima di saperlo facciamo un passo indietro. Di chi stiamo parlando è facile capirlo: un Gennaro detto Genny balzato alle cronache per fatti sentimentali con infiltrazioni lavorative.
Succede che ci si innamori a quella età; succede che di donne intraprendenti che subiscono il fascino del potere ce ne sono molte e anche desiderose di avere i privilegi che si hanno quando si è nella sfera di un ministro. Poi l’avvenenza o meno è un dettaglio. Come l’età. I giardinetti sono pieni di vecchietti al limite della pensione sociale e non mi sembra siano prede di avvenenti ragazze; anche nell’amore c’è una scala di valori.
Dunque, cosa è successo? Boh. Perché l’idillio è finito? Boh. Qualcuno deve averci messo lo zampino. Poi, altra domanda, come mai l’interprete femminile della telenovela si è documentata sempre su tutto? Boh. Insomma, una storia piena di boh. Lui che ultimamente non ha brillato con uscite al limite del ridicolo si è prestato a un giro di giostra che lo deride come nessun altro mai. A me spiace solo per la moglie tirata in ballo. Non è la prima né sarà l’ultima. Nei governi di ogni luogo e ogni lago ci sono sempre storie e storielle più o meno evidenti. Sono finiti da un pezzo i democristiani sposati fino all’estinzione, ora ci sono separazioni civili della serie rimaniamo amici.
Ma Genny stavolta ha regalato la trama di una telenovela. Un po’ non l’aiuta il fisico con quegli occhialetti da coccinella degli scout, un po’ le varie gaffes distribuite e anche la crudeltà di certe fotografie con la sua amica che li fanno sembrare l’articolo IL.
Detto questo, Genny caro potevi stupirci e anche se Giorgia ti ha ribadito la sua fiducia, potevi fare un passo indietro facendo il beau geste. E invece no; aspettiamo ora le rivelazioni dei ménage a tre se ce ne sono stati. Certo è che San Gennaro stavolta dovrà non solo sciogliere il sangue ma pure fargli fare le piroette sennò non se ne uscirà tanto velocemente.
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