Italia delle Regioni

I comuni dell’Anci: “Con Fitto Commissario Ue i Comuni avranno in Europa ascolto e collaborazione. Siamo sicuri che verrà gestito al meglio il passaggio di consegne delle importanti deleghe di cui il ministro Fitto è stato competente titolare”.

Il presidente dell’Anci Roberto Pella, in merito alla designazione del ministro Fitto, ha dichiarato “Esprimo al ministro Raffaele Fitto, a nome mio e degli organi dell’Anci, il più sincero compiacimento per la designazione a Commissario europeo da parte del Consiglio dei ministri. Sono sicuro che, nel lavoro in seno alla Commissione Ue, non mancherà di riservare la giusta attenzione alle istanze dei Comuni, dando seguito alla ottima collaborazione sviluppata con Anci sin dalla sua nomina nel governo Meloni”.
“Ringrazio il ministro per il clima di proficua cooperazione e fiducia che ha contrassegnato la sua relazione con l’Associazione, in modo particolare nella delicata gestione dei fondi del Pnrr destinati alle città e ai territori” aggiunge Pella. “Siamo sicuri che verrà gestito al meglio il passaggio di consegne delle importanti deleghe di cui il ministro Fitto è stato competente titolare, in maniera da garantire il proseguimento della positiva e concreta collaborazione sin qui realizzata”, conclude il presidente Anci.

Caregiver familiari: l’audizione Conferenza Regioni  “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome promuove tutte le iniziative normative finalizzate al riconoscimento e al sostegno dell’attività di cura e assistenza svolta dal caregiver familiare. Si accolgono, quindi, con favore le iniziative legislative finalizzate alla predisposizione di una legge statale che riconosca il ruolo dei famigliari nel prendersi cura, in maniera continuativa, dei propri cari affetti da grave disabilità. La famiglia dell’assistito ha infatti un ruolo fondamentale nell’integrare, accompagnare e rendere concreti i programmi di assistenza sociosanitaria territoriale rivolti alla persona con grave disabilità”, dichiara Gianluca Cefaratti, Assessore Regione Molise, Coordinatore vicario della Commissione Politiche sociali della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione sulle “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare” presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera.

“Sono da promuovere e garantire – afferma Cefaratti – sia tutele previdenziali, agevolazioni fiscali e facilitazioni nell’ambito lavorativo, che la possibilità di riconoscere la funzione di caregiver familiare, nominata direttamente dalla persona disabile, anche ai non conviventi che intendano fornire sostegno e aiuto a più persone. È importante altresì il ruolo dei servizi territoriali sociosanitari nel riconoscere i caregiver e garantire la continuità assistenziale; il coinvolgimento dei servizi territoriali di prossimità, infatti, consente una presa in carico più efficace e responsabile, sostenendo la continuità nei rapporti tra caregiver e persona assistita. Infine, vista l’esiguità dell’attuale Fondo per la Disabilità, le Regioni esprimono preoccupazione sulle risorse necessarie ad assicurare in modo adeguato le facilitazioni e le agevolazioni previste dalle presenti norme anche per le successive annualità.”

L’Associazione dei Comuni italiani si è rivolta al ministro dell’Interno Piantedosi: occorre risolvere la carenza di segretari comunali. Nella lettera al ministro dell’Interno il presidente dell’Anci Roberto Pella auspica anche “una riforma strutturale delle funzioni e del ruolo complessivo di coordinamento e sovrintendenza della figura apicale nei piccoli Comuni, per garantire stabilità di permanenza in tali sede di servizio”.

Consentire l’utilizzo fino a 36 mesi dei segretari comunali di prima nomina nei Comuni fino a 5 mila abitanti, per completare il supporto al coordinamento degli investimenti del Pnrr. In parallelo, attivare subito un tavolo di confronto con tutte le istituzioni coinvolte, così da valutare le proposte normative e amministrative per risolvere il problema della carenza di segretari comunali nei piccoli Comuni.

Il presidente dell’Anci, Roberto Pella, precisa: “La grave carenza di segretari Comunali ci viene segnalata da alcune Anci regionali dove la criticità è particolarmente sentita e rischia di vanificare gli sforzi finora compiuti per il coordinamento e il supporto alla realizzazione degli investimenti Pnrr”. Pur riconoscendo “lo sforzo del ministero dell’Interno per trovare soluzioni straordinarie a tale problematica – puntualizza Pella – i numeri purtroppo continuano ad essere negativi”.

“A marzo 2024 – ricorda il presidente dell’Anci – delle 2.196 sedi di Comuni di fascia C, fino a 3 mila abitanti, solo 261 risultano essere coperte, quindi con una vacanza pari a quasi il 90 per cento. Mentre a fronte di 535 sedi di fascia A, ossia i Comuni con popolazione superiore a 65 mila abitanti, risultano essere 1003 i segretari iscritti all’albo ovvero quasi il doppio del fabbisogno”.

Da qui la richiesta a cui si affianca l’auspicio di “una riforma strutturale delle funzioni e del ruolo complessivo di coordinamento e sovrintendenza della figura apicale nei piccoli Comuni, per garantire stabilità di permanenza in tali sede di servizio”.

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