Italia delle Regioni

“Facciamo l’Italia, giorno per giorno”. È questo il titolo della 41ª Assemblea annuale dell’Anci Associazione dei Comuni Italiani che si svolgerà al Lingotto di Torino dal 20 al 22 novembre prossimi. L’assemblea annuale si aprirà il 20 novembre con la XX assemblea congressuale, chiamata ad eleggere il nuovo presidente dell’Anci. È prevista, tra le altre personalità istituzionali, la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Si è svolto recentemente al Viminale un incontro tra il ministro Matteo Piantedosi e una delegazione dei Comuni dell’Anci guidata dal presidente Roberto Pella e composta dal Vicepresidente Stefano Locatelli e dal Sindaco di Rieti e Presidente Anci Lazio Daniele Sinibaldi. Al centro dell’incontro, la ripresa della discussione per la modifica del Testo unico degli Enti locali. “Ringraziamo il ministro dell’Interno per avere dato seguito alla richiesta di confronto partita dall’Anci – afferma il presidente Roberto Pella – su un tema che per i Comuni è strategico. Si tratta infatti della Carta fondamentale degli enti locali, che, a distanza di più di 20 anni dalla sua adozione, necessita fortemente di un aggiornamento complessivo e di una semplificazione delle norme che disegnano il quadro ordinamentale dei Comuni. Proseguendo nel solco del confronto e della collaborazione già avviata, auspichiamo quindi – conclude il presidente dell’Anci Pella – una ripresa celere dei lavori per intervenire sulle questioni più urgenti e per giungere, in tempi rapidi, ad una revisione organica del Testo, in maniera tale da dare certezze operative e risposte ai territori”.

Per la Finanza locale L’Anci intende continuare il confronto sulla Legge di bilancio per mitigare impatto sui Comuni. Alessandro Canelli, delegato alla finanza locale in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato: “I Comuni sono consapevoli che tutti devono dare un contributo e fare sacrifici per attenerci alle nuove regole europee per far scendere il debito. Ma siamo altresì convinti che il comparto abbia già fatto ampiamente il suo lavoro”.

Prosegue Canelli: “Chiediamo al Governo e al Parlamento, un’ulteriore riflessione sul blocco del turn over al 75 per cento, su una mitigazione dell’impatto sulla parte corrente e sulla riduzione dei fondi per investimento in particolare per i piccoli Comuni e su un maggiore contributo per le spese per i minori”. “I Comuni sono consapevoli che tutti devono dare un contributo e fare sacrifici per attenerci alle nuove regole europee per far scendere il debito. Ma siamo altresì convinti che il comparto abbia già fatto ampiamente il suo lavoro”.

“Negli incontri avuti con il ministro Giorgetti e la Ragioneria dello Stato – ha continuato il delegato Anci – abbiamo riferito come negli ultimi dieci anni i Comuni siano stati virtuosi tenendo sotto controllo i conti. Così come abbiamo rimarcato quanto la dinamica inflazionistica abbia colpito anche noi con costi aumentati per i servizi, per il contratto di comparto, per l’assistenza scolastica e per l’esplosione della spesa sociale. Sempre negli ultimi dieci anni – ha ricordato Canelli – l’incidenza della spesa comunale sul totale della spesa pubblica amministrazione si è ridotta dall’8 al 6,5 per cento a dimostrazione che il nostro compito lo abbiamo fatto”.

Per il delegato Anci “va riconosciuto lo sforzo fatto dal Governo che ha in parte recepito le nostre istanze istituendo un fondo a parziale copertura dei costi per i minori e un fondo che consente di dimezzare il taglio per alcuni derivante dalla perequazione. Certamente anche il comparto dei Comuni è chiamato a dare un contributo su cui però è necessaria una più attenta riflessione che consenta di ridurne gli importi accompagnando ad altre previsioni che facilitino la gestione corrente dei bilanci comunali, anche considerando la ristrettezza di margini sulle entrate”. “Siamo preoccupati ma anche convinti – ha concluso Canelli – che si possa lavorare ancora sul testo e come Anci sensibilizzeremo Parlamento e Governo con l’obiettivo di mitigare gli effetti della manovra attualmente prospettata sull’azione dei Comuni”.

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