Bruna Szego, un’italiana a capo dell’Autorità antiriciclaggio UE

In una votazione in plenaria svoltasi mercoledì 18 dicembre (terminata con 569 voti a favore, 20 contrari e 61 astensioni, in una votazione a scrutinio segreto) i deputati del Parlamento Europeo hanno sostenuto la nomina della candidata italiana Bruna Szego, che attualmente dirige l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, a presidente dell’Autorità antiriciclaggio dell’UE. Con sede a Francoforte, la nuova Autorità per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo dell’UE (AMLA) ha il compito di coordinare le azioni delle unità nazionali di informazione finanziaria e di sorvegliare direttamente determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri.

Bruna Szego, originaria di Milano, ha conseguito la laurea con lode in Giurisprudenza presso l’Università LUISS di Roma nel 1989, discutendo una tesi in diritto penale commerciale. È abilitata all’esercizio della professione forense. Nel 1990 è entrata in Banca d’Italia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, contribuendo alla definizione del quadro normativo nazionale ed europeo per l’intermediazione finanziaria non bancaria e partecipando alla redazione dei Testi Unici Bancario e della Finanza. Prima della nomina a presidente dell’AMLA, Szego dirigeva l’Unità di Supervisione e Normativa Antiriciclaggio presso la Banca d’Italia, consolidando la sua reputazione come una delle principali esperte nel settore a livello nazionale ed europeo.

L’AMLA, con sede a Francoforte, è stata istituita per coordinare le azioni delle unità nazionali di informazione finanziaria e per sorvegliare direttamente determinate entità finanziarie a rischio presenti in più Stati membri, e inizierà la sua attività nel 2025. La leadership di Szego sarà cruciale per guidare l’Autorità in questa fase iniziale, definendo strategie e priorità operative per contrastare efficacemente il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo nell’UE. L’Autorità antiriciclaggio (AMLA) è un’agenzia dell’Unione Europea che avrà il compito di supervisionare direttamente gli istituti finanziari più rischiosi: L’AMLA avrà poteri di vigilanza diretta su alcune entità finanziarie considerate ad alto rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, garantendo un controllo più efficace a livello europeo. Sarà suo compito armonizzare le regole antiriciclaggio nell’UE con l’obiettivo di creare un quadro normativo più uniforme tra i paesi membri, superando le attuali divergenze che possono essere sfruttate dai criminali. Altro punto focale è la necessità di migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali, per questo l’AMLA faciliterà lo scambio di informazioni e la collaborazione tra le diverse unità di intelligence finanziaria (UIF) nazionali, potenziando la capacità di contrasto ai fenomeni transfrontalieri.

La nomina di Szego rappresenta un riconoscimento significativo per l’Italia e sottolinea l’importanza della cooperazione europea nella lotta contro il riciclaggio di denaro. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso soddisfazione per la scelta, evidenziando l’impegno del governo italiano nel sostenere la candidatura di Szego. La nomina di Bruna Szego a presidente dell’Autorità Antiriciclaggio dell’UE (AMLA) ha suscitato diverse reazioni e dichiarazioni da parte di esponenti politici e istituzionali. Anche il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha accolto positivamente la nomina, evidenziando come essa rappresenti un riconoscimento per l’impegno italiano nel contrasto al riciclaggio di denaro. La sua nomina è stata accolta con favore anche da vari esponenti del Parlamento Europeo, che hanno riconosciuto la sua esperienza e competenza nel settore come fondamentali per guidare l’AMLA nella sua missione di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo nell’UE.

Bruna Szego stessa, in precedenti dichiarazioni, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra gli Stati membri per il successo dell’AMLA, affermando: “So che l’AMLA ha bisogno della cooperazione degli Stati membri e so che a molti potrà non piacere“.

In attesa della conferma finale da parte del Consiglio dell’UE, prevista per gennaio, Bruna Szego si prepara ad assumere la guida dell’AMLA, portando con sé un bagaglio di esperienza e competenza che sarà determinante per affrontare le sfide future nel campo dell’antiriciclaggio a livello europeo.

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